Lazio, mistero sul cambio di proprietà delle azioni: spunta Lodovico Donà dalle Rose

Durante la presentazione del nuovo Lazio Club Montecitorio, Claudio Lotito è intervenuto ai microfoni dei cronisti parlando del passato biancoceleste. Parole che sembrano taglienti verso i due presidenti che hanno fatto la storia della Lazio, parole che hanno alzato un polverone tra la stampa romana e non:

Lo Scudetto di Lenzini nacque dal caso, non fu una cosa programmata. Se invece vogliamo parlare di quello del 2000 di Cragnotti è nato su un’organizzazione che si basava su alcuni concetti che oggi non trovano più vita nella gestione di una società sana, tant’è che poi la società era nei registri del tribunale, stava per fallire. Io lo dissi dall’inizio che stavo prendendo una società al funerale e la stavo portando al coma irreversibile per poi portarla al coma reversibile. Dissi che mi sarebbero serviti 3 anni per dare stabilità alla società, costruendo delle fondamenta che si basassero sul cemento armato e non sula sabbia. Sulla base di questo oggi con il tempo e piano piano stiamo dimostrando che con l’organizzazione, con lo spirito di gruppo e con la trasparenza si raggiungono gli obiettivi e sono valori nei quali noi crediamo. Se mi portate degli esempi di grandi ere, io vi dico che erano in realtà palloni gonfiati che non rappresentavano la forza che oggi ha la società. Ad oggi la Lazio ha la forza di decidere le scelte strategiche della politica sportiva italiana“.



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