luisalberto capitano
luisalberto capitano

I panni sporchi si lavano in famiglia. E così è stato con Luis Alberto in questa settimana perturbata tra i tamponi di Ciro Immobile e l’esternazione pubblica dello spagnolo. Se fosse stata un’azienda non calcistica molto probabilmente staremo parlando di altro. Ma il mago è fondamentale per questa squadra ma allo stesso tempo ingenuo su ciò che ha fatto. Questo è il pensiero visto dall’esterno ma vedendo la partita di ieri e le dichiarazioni dei diretti interessati, si capisce anche come la Lazio stia facendo un salto di qualità e di maturità.

In passato ci poteva essere un nuovo caso come Zarate, Keita etc, non entriamo nel merito della situazione ma analizziamo i fatti. Scuse pubbliche arrivate, multa inevitabile, chiarimenti effettuati all’interno della società ma la chicca è stato il genio di Simone Inzaghi. Troppe sono state le chiacchiere e troppe sono state le palate di merda ricevute in questi giorni provocando anche un danno in borsa. All’uscita di Ciro Immobile dal campo, uno spiraglio di sole viene avvolto sul braccio del numero 10 biancoceleste: la fascia di capitano. Un gesto per azzittire e premiare allo stesso tempo giornalisti ed il giocatore che ha capito l’errore commesso.

Le dichiarazioni sono chiare: ” Non sarò mai laziale come Danilo Cataldi ( sappiamo che il Siviglia è nel suo cuore ndr ), ma onorerò questa maglia per il bene della società e per chi ci supporta”.

Possiamo firmare con il sangue che sono state parole dettate dal cuore perchè lui è così, regna l’istinto, parla senza peli sulla lingua, ma quando si tratta di giocare, lo spettacolo è assicurato. E in Crotone-Lazio c’è stata la prova. Finchè ci sarà questo gruppo, i laziali non devono avere paura di nulla!



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