luis alberto rinnovo

Al termine di Sassuolo-Lazio, Luis Alberto è intervenuto ai microfoni di Dazn. Lo spagnolo ha commentato la partita ed i 3 punti ritrovati. Non potevano mancare le domande sul suo futuro visto che il Cadice era piombato forte sul mago biancoceleste. Lo stesso centrocampista non ha smentito anzi, ha confermato di aver sentito la società spagnola sottolineando come lui vorrebbe finire la carriera in Spagna proprio con la sua squadra del cuore. Ma mette anche i puntini sulle i, come il suo rapporto con Maurizio Sarri e le tensioni passate ma soprattutto anche il suo futuro con la Lazio, almeno per altri 2 anni di contratto.

PRESTAZIONE – “Non penso a queste cose, penso a fare il meglio per la squadra. Se gli altri dicono che è stata la miglior prestazione, significa che probabilmente è così”.

ASSENZA IMMOBILE – “Io e Sergej siamo dei giocatori di peso alla Lazio e da tanti anni che siamo qui. Quando manca il calciatore più importante che è Ciro Immobile dobbiamo spronare i compagni psicologicamente. Non devono cadere nell’errore di pensare che non c’è Ciro”.

RIGORE ZACCAGNI – “Quando non c’è Ciro sono io il tiratore. Non sono egoista e non ho sentito per l’esigenza di dover fare gol a tutti i costi. Già era successo in passato con Caicedo e Correa. Mattia mi ha detto che si sentiva di calciarlo e allora l’ho lasciato a lui. Ciò che conta è che la squadra vinca e conquisti i tre punti”.

VITTORIA RITROVATA – “Con l’Empoli è stato un gran peccato, abbiamo giocato benissimo e abbiamo subito due tiri e due gol. Ma quando si fa così bene prima o poi si vince. Oggi siamo stati concentrati e abbiamo palleggiato bene. Adesso dobbiamo guardare alle prossime due partite e continuare così”.

SARRI E FUTURO – “Se avessi avuto problemi con la società non sarei qui da sette anni. Ho un ottimo rapporto con il presidente e il direttore sportivo e dopo la sosta ho parlato con il mister e abbiamo chiarito tutto. Non siamo migliori amici ma abbiamo un rapporto normale. Poi si vedrà, il mio desiderio è finire la carriera in Spagna. Ho parlato con il Cadice perché è la squadra del mio cuore, il presidente è mio amico, il direttore è mio fratello. Ho ancora due anni e mezzo di contratto qui e mi hanno detto che in questo momento la mia cessione è impossibile. Ma fin quando sarò a Roma darò tutto per la Lazio”.



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