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Male la prima, un film già visto.
Il percorso della s.s Lazio è cominciato ufficialmente nella giornata di ieri proseguendo la fase negativa estiva delle partite (tabellini alla mano anche con le amichevoli). Si sà che il calcio estivo è solamente per unire un gruppo facendo inserire i tasselli nuovi rimpiazzando quelli ormai vecchi che sono andati via ma il tifoso biancoceleste non ne può più. Se contro le squadrette che hanno portato il risultato a casa durante i match che non prevedevano punti in palio, la Juventus ieri ha alzato il primo trofeo. Partiamo dal presupposto che quella di ieri è stata una partita noiosa sia da una parte che dall’altra e che le due squadre hanno giocato controvoglia senza azioni degne della serie A. Ma questo non vuol dire che quando c’è un trofeo in palio la mente ed il cervello devono stare al livello del fisioco del giocatore in campo. Nei 90 minuti di ieri la Lazio non sembrava essere quella della stagione passata, solamente i nuovi acquisti in quel poco che hanno giocato volevano farsi notare con le loro giocate. Con questo non vogliamo far ricadere la colpa solamente sui giocatori ma basti vedere anche il mister che è stato elogiato da tutti nel corso del campionato, ha sbagliato completamente la visione di gioco ed i cambi nel corso della partita.
Tutto questo viene condito con il solito mercato della società biancoceleste. Acquisti tardivi e il più delle volte avvengono agli sgoccioli del calciomercato. Fra pochi giorni si gioca una partita importante che può essere utile anche alle casse societarie ma i tasselli per ambire all’Europa, specie vedendo la prestazione di quest’ultima Lazio sembrano mancare. Si parla di un Balotelli o di un Borini che approderanno a Roma solo se si supera il turno ma non possiamo aspettare che la fortuna ci assista per comprare. Arrivare contro la squadra tedesca e rinforzarci solamente se la si batte è un controsenso che in nessun club mondiale si è mai visto.
Troppa tensione nello spogliatoio e troppe chiacchiere. Una fascia di capitano data ad un Biglia che tentenna se rimanere o no, una fascia che sembra un contentino per un capriccio o come se si da un compenso per far rimanere una persona che vuole crescere calcisticamente, una fascia che a questo punto la meriterebbe qualcuno che possa tenere in piedi un gruppo senza far tremare lo spogliatoio per un suo possibile addio.
La tensione si fa sempre più alta ed il conto alla rovescia è terminato è ora che la Lazio torni a giocare a pallone come solo lei sa fare ma è anche ora che la società faccia qualcosa! Oramai sono 11 anni che la Lazio è in mano a Lotito oramai sono 11 anni che il film è sempre lo stesso!
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