A primo impatto Manuel Lazzari sembrerebbe un giocatore minuto e non pericoloso per gli avversari ma l’apparenza inganna. Un percorso della sua carriera che parte dal 2013 quando il giocatore veneto militava ancora in Lega Pro. Approdato alla Spal, grazie anche all’ausilio di mister Semplici, la sua squadra spicca il volo con delle promozioni fino ad arrivare in Serie A. il primo anno resta nella squadra ferrarese per poi approdare in biancoceleste a Roma. “Quando ho saputo dell’interesse della Lazio non ci ho pensato due volte”.
La contropartita di Alessandro Murgia apre dunque al nuovo capitolo capitolino per Manuel. Ci sono voluti solamente 6 mesi ed un infortunio di Marusic a fare si che quella fascia diventasse la sua.
Il punto di riferimento degli attacchi biancocelesti , la sua corsa e la spinta sulla destra sulla quale partono cross ed assist, le sue specialità oltre alla velocità . Non a caso i compagni cercano sempre lui mentre si imposta un’azione offensiva. Feeling e intelligenza di gioco che molto spesso trova l’assist per Luis Alberto con lo spagnolo che è specializzato a fare chiudere le azioni con l’ultimo passaggio per i centroavanti.
Non a caso nel match contro il Cagliari , la Lazio ha totalizzato oltre 40 azioni sulla destra con Lazzari portatore di palla contro la ventina di Senad Lulic.
6 mesi di Lazio, il massimo campionato giocato solamente un paio d’anni calcolando anche i ferraresi ed un trofeo arrivato anche grazie a Lui con la maglia della prima squadra della capitale tanto che dichiarò: “Ancora non ci Credo “.
Manuel Lazzari un sogno che molti giocatori “sconosciuti” vorrebbero vivere.
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