Marco Parolo è intervenuto ai microfoni di Dazn parlando della Lazio e della lotta allo Scudetto arrivata dal “nulla”
CHAMPIONS – «Noi pensavamo di avere tutte le carte in regola per lottare per i primi quattro posti, anche se non eravamo considerati nonostante avessimo vinto la Coppa Italia pochi mesi prima. In questa stagione comunque la nostra idea è sempre stata quella di qualificarci per la Champions League».
IMMOBILE – «Se per caso il portiere avversario gli para un tiro pare che sia successo un miracolo… Quest’anno sembra impossibile che possa sbagliare».
11 VITTORIE DI FILA – «Dopo ogni partita non c’era mai la gioia massima nello spogliatoio, ma la consapevolezza di aver fatto quello che era nelle nostre possibilità e capacità. Abbiamo capito cosa sbagliavamo prima e abbiamo corretto alcune cose anche a livello di gestione della partita in fase di non possesso. Il mister è stato bravo a farci crescere con il suo staff. Abbiamo centrato una striscia importante per la storia della Lazio che ci ha reso orgogliosi».
SCUDETTO – «Abbiamo cominciato a pensare alla parola Scudetto, o comunque al fatto di poter lottare per i primi i posti, dopo la vittoria sulla Juventus. Ci ha fatto prendere ancora più consapevolezza di quello che stavamo facendo».
VITTORIA CONTRO L’INTER – «Negli ultimi anni questa squadra aveva messo in luce un difetto: non riuscivamo a vincere contro le grandi. A livello di spogliatoio l’abbiamo presa sul personale. Volevamo dimostrare di potercela giocare e vincere anche contro di loro. La vittoria con l’Inter è stata una vittoria di qualità, spessore e forza».
MILINKOVIC-SAVIC – «Sergej è in quella fase di carriera in cui dimostri di essere è nel pieno della tua esuberanza fisica. In questa stagione è riuscito ad abbinare le due fasi: quella difensiva e quella offensiva in maniera incredibile. Sta mettendo tutta la sua fisicità nelle due metà campo. È una pedina importante. Si sta ancora completando e penso che abbia margine per poter crescere ancora di più».
SIMONE INZAGHI – «Negli anni è cresciuto e si è evoluto. Non è facile prendere una squadra come la Lazio come prima panchina di Serie A. Nel momento in cui è riuscito a trovare un equilibrio generale ha dimostrato ancora una volta di essere un grande allenatore e un grande gestore di uomini. La sua voglia di buttarsi dentro al gruppo, questa unione che si è creata, è l’immagine più bella che possa avere del mister».
Fonte Lazionews24.com
Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900