E’ in arrivo un’altra puntata del processo che vede implicato il capitano biancoceleste Stefano Mauri, coinvolto nel calcioscommesse per le partite Lazio-Genoa e Lecce Lazio del maggio 2011. Nella giornata di oggi infatti, è in programma l’interrogatorio di Zamperini. Non sarà presente il centrocampista del club capitolino, come confermato in esclusiva dall’avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile, ai nostri microfoni: “Mauri non ci sarà, ci saranno gli avvocati. Zamperini dovrebbe venire, vediamo”. Lo stesso Zamperini è intenzionato a non presentarsi, non è più tesserato e quindi può non rispondere alla giustizia sportiva. Già questa sera i giudici potrebbero riunirsi in Camera di consiglio: la sentenza potrebbe arrivare anche in giornata o slittare di qualche giorno.
Dall’illecito sportivo (richiesto dal Procuratore federale Stefano Palazzi) all’assoluzione ricercata dai legali di Mauri: lo spettro delle ipotesi nel processo al capitano biancoceleste è ampio. Il rischio di una condanna per illecito c’è: squalifica di 3 anni e 6 mesi per il giocatore epenalizzazione (3 punti) per la Lazio sarebbero le conseguenze. Come sottolinea la Repubblica – nel pezzo a firma di Giulio Cardone e Marco Ercole – c’è però in ballo un’esito alternativo: il numero 6 laziale potrebbe essere squalificato per la violazione dell’art. 1 (slealtà sportiva), in aggiunta a quella del divieto di scommesse. Per Mauri lo stop arriverebbe a un massimo di due anni, mentre la classifica della Lazio non ne uscirebbe intaccata. I legali restano ottimisti, confidano che la squalifica non vada oltre i quattro mesi. Anche nel caso di condanna per illecito – riporta sempre la Repubblica – la Lazio non dovrebbe rischiare l’esclusione dall’attuale Europa League: la responsabilità sarebbe in ogni caso oggettiva e non diretta, oltretutto escludere un club a gironi iniziati sarebbe una forzatura complicata. Anche dopo la sentenza di secondo grado, comunque, il processo potrebbe non conoscere la sua fine: il passo successivo sarebbe il ricorso al Tnas (Tribunale Nazionale Arbitrale per lo Sport), dove la questione – secondo il Corriere dello Sport – non verrebbe affrontata prima di dicembre. Sulle pagine del Tempo si leggono infine le parole dell’avvocato Roberto Ruggiero, uno dei legali di Alessandro Zamperini: “Non risponderemo alla convocazione della Corte Federale, questa non è giustizia“. L’ex calciatore non risponderà alla convocazione della Corte, il suo avvocato non predica fiducia nella giustizia sportiva: “Perché non presuppone un giudice terzo, dunque è anticostituzionale. Il metodo utilizzato è inaccettabile, ricorda Mani pulite: si chiede ad una persona di dire cosa serve e si condanna un tesserato. I giudici sposano una tesi e la impongono, per l’antitesi non c’è alcuno spazio: questo gioco non mi appartiene né mi riguarda“. Oggi pomeriggio, quindi, niente passaggio negli uffici di Via Campania: “Difendo un diritto del mio assistito, che ha la facoltà di non rispondere. L’illecito sportivo, del resto, dipende dalla certezza dell’illecito penale: se in tale sede Zamperini sarà assolto, chiederemo i danni alla Federcalcio“. Alla domanda se Mauri sia colpevole, l’avvocato Ruggiero risponde: “Zamperini lo ha sempre escluso in modo categorico“.
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