Sulle frequenze di Radio Punto Nuovo, è intervenuto Gianni Nanni, medico sociale del Bologna e coordinatore dei medici sportivi di Serie A. Di seguito la sa intervista: “Ci sono procedure ben precise da seguire se hai un tampone positivo con denuncia all’autorità sanitaria. Poi, puoi avere dei dubbi, con un tampone debolmente positivo. Ma, c’è anche questa categoria che ci fa confusione ma esistono anche questi. Ma, non dobbiamo dirlo noi, ci sono direttive che ce lo spiegano. In realtà alla fine sei positivo o negativo: il debolmente positivo lo decidi con l’autorità se deve essere fermato o meno. Il problema Hakimi è diverso dal caso Lazio: non è la stessa cosa. Discorso uniformità lo abbiamo sempre chiesto: abbiamo bisogno di certezze, le autorità decidano di uniformare, deve farlo la UEFA che si è affidata a Synlab. Diverse società italiane si affidano a Synlab: se l’antigene N è una positività allora deve esserlo per tutti. Bologna? Mezz’ora fa abbiamo avuto la risposta dei tamponi e sono tutti negativi. I tamponi rapidi sono stati messi in protocollo, approvati dal CTS: vanno a ricercare l’antigene del virus. Vengono fatti con immunofluorescenza che ci dà più sicurezza, è molto attendibile: sono molto vicini ai molecolari. Se hai un positivo con il tampone rapido devi riscontrarlo poi con il tampone molecolare. Può essere già usato, qualcuno già lo ha fatto, c’è solo un problema di approvvigionamento dei laboratori. Dopo la sosta saranno tutti pronti a fare questi test. Lazio? Pulcini è medico esperto ed è nel calcio da una vita con competenza e professionalità, dovrà essere la procura a fare chiarezza, ma credo che la Lazio si sia comportata come doveva comportarsi. Poi, ci spigheranno le difformità tra la lettura dei tamponi
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