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Mercenari del pallone o calciatori con ambizioni?
Come ogni sessione estiva le partenze del calciomercato in uscita vede come protagonisti calciatori di un certo spessore. Basti vedere la partenza di Higuain, Pogba, Candreva, Pjanic e basti vedere le reazioni dei tifosi.
L’affare più clamoroso che ha creto non pochi malumori nella tifoseria è stato proprio la cessione dell’attaccante del Napoli dove nella città partenopea hanno appeso un manichino con la faccia del giocatore con una corda legata al collo (per non parlare degli insulti arrivati). Prima ancora è toccato a Pjanic della Roma sempre direzione Juventus. Ed infine arriviamo in casa Lazio con Candreva preso di mira sui social network.
Non vogliamo analizzare fuori le porte biancocelesti ma andiamo ad approfondire in casa nostra.
Già in passato si era parlato di un Candreva nervoso per aver visto sfumare la fascia di capitano affidata a Lucas Biglia. Passando anche della gestione societaria laziale, del progetto di Lotito (???) ed infine una nuova Inter che punta veramente in alto con un progetto ambizioso.
L’accusa arrivata ad Antonio è stato come prima cosa il “Forza Inter” appena ha toccato il suolo milanese, ma non vi siete mai chiesti se quelle due parole fossero una frase di rito?
Cosa pensereste se arrivasse un Immobile ed alla richiesta di dire forza Lazio rispondesse che fosse troppo presto perchè mi sono appena lasciato con il mio club?
Dopo il saluto di Eddy Onazi che ha ringraziato la Lazio ed i tifosi arriva quello dell’ex centrocampista laziale tramite una pagina comprata sul corriere dello sport:
«Sono stati quattro anni e mezzo bellissimi e indimenticabili. Ringrazio tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo magnifico percorso, ma soprattutto ringrazio Voi TIFOSI della Lazio. Oggi è il cuore che mi spinge a scrivere queste poche parole, quel cuore che avete saputo riempire con tanto affetto e che vi è riconoscente. Non vi dimenticherò»
Saranno tanti soldi in palio per un calciatore che ambisce anche a voler vincere qualcosa che sia più di una semplice coppa Italia, ma se facciamo un esempio nel mondo reale, un lavoratore che ama l’azienda e che ultimamente è frustrato dalla gestione senza obiettivi concreti appena gli arriva un’offerta da un altro imprenditore che lo vuole fortemente e che gli fa guadagnare di più con ambizioni maggiori non ci pensa su due volte.
Le bandiere ormai nel calcio moderno sono estinte eccetto casi rari, mettetevi l’anima in pace che l’amor per la maglia è presente solamente nei tifosi!
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