Vederlo rincorrere un giocatore del Chievo allo scoccare del novantesimo fa capire molto, se non tutto del suo carattere. Miroslav Klose, classe 1978, non finisce mai di stupire. Archiviata la vittoria in quel di Verona, ha messo il derby nel mirino, ha fiutato la sfida eterna. Il tedesco fa parte di quella ristretta cerchia di giocatori che si esaltano in match emozionanti come la stracittadina, il tremolio o la paura non fanno al caso suo (in sei sfide con Totti e company due reti e un rigore provocato). Il 16 ottobre del 2011, fu proprio grazie ad una sua rete, siglata al 92′, che Edy Reja riuscì a scacciare l’incubo e a battere per la prima volta la Roma. Per non parlare del 26 maggio, quando Miro non segnò ma vestì i panni del solito leader, implacabile, immortale. E pensare che negli ultimi tre appuntamenti con i giallorossi, l’ex Bayern Monaco non si è mai presentato al top, basti pensare al derby d’andata del campionato in corso. Era il 22 settembre, un piede destro malandato rese l’avanti teutonico irriconoscibile agli occhi dei suoi tifosi. Tutta colpa di un’infiammazione al metatarso, che lo costrinse il giorno dopo a volare in quel di Monaco di Baviera per farsi operare. Un mese di stop, poi al rientro, la lussazione alla spalla destra riportata al Tardini di Parma. Per la prima volta in stagione, Miro sta trovando la condizione e la continuità.
CONTRATTO – Occhi fissi sulla Roma dei miracoli di Rudi Garcia, poi ci sarà tempo e modo per pensare al Mondiale e al contratto. Klose ha voglia di continuare a giocare a calcio, un anno o forse due. Finché le gambe saranno dalla sua parte, il tedesco continuerà a calcare il prato verde e a gonfiare reti a ripetizione. Come riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, entro marzo il centravanti della Germania dovrà scegliere in quale squadra militare. Rispetto a qualche settimana fa, le possibilità di vederlo ancora con i colori del cielo cuciti addosso sono in aumento. Come noto, ha ricevuto offerte dagli Stai Uniti e dalla Bundesliga, lo desidera anche qualche altro club europeo. Incontrerà a breve la dirigenza biancoceleste che farà di tutto per trattenerlo. Il ds capitolino probabilmente offrirà un biennale al suo ex compagno di squadra ai tempi del Kaiserslautern. La leggenda dei bomber tedeschi sceglierà insieme alla sua famiglia, che a Roma si trova non bene, benissimo. I presupposti per continuare insieme ci sono tutti, lo spera Reja, fa compagnia al goriziano un popolo intero.
Ma ci sarà tempo per pensare al futuro, prima c’è un derby da affrontare e da conquistare. Miro non va a segno da cinque partite di fila, il digiuno di gol perdura da Lazio-Inter di campionato del 6 gennaio. Insoliti errori sotto porta ed autentiche prodezze come quella di Storari ne hanno frenato la prolificità. Nel frattempo la Lazio ha fatto bene, la striscia positiva in campionato è proseguita, ma il Panzer di Opole vuole tornare a dare il suo consueto contributo in fatto di realizzazioni. Quale migliore occasione se non nella sentitissima stracittadina? Reja, dal canto suo, si augura che la parola fine, al digiuno da gol, sia dietro l’angolo. Al termine del match vinto al Bentegodi, il tecnico goriziano si è lasciato scappare una battuta: “Mi auguro che Miro si sia tenuto il gol per il derby. Ora sta molto meglio, ormai ha risolto tutto, ma la spalla gli ha creato diversi problemi e non si sentiva completamente libero”.Comincia ad avere fame, Klose.
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