Vincenzo Mirra, ex difensore biancoceleste ha rilasciato un’intervista ai microfoni di LSR elogiando il neotecnico laziale anche se in 4 match disputati la media è divisa a metà tra sconfitte e  vittorie:

“Simone Inzaghi ha fatto un buonissimo lavoro con il settore giovanile, è limitativo pensare di promuoverlo o bocciarlo con così poco tempo. La società deve scegliere a prescindere dalle gare disputate, o si ha fiducia o non la si ha. La sua conferma non è vincolata alle partite rimaste.

Quando un giovane inizia la carriera di allenatore porta entusiasmo e quel qualcosa che lo possa contraddistinguere, aspetti che in Inzaghi si sono visti.

Simone ha le idee chiare, ha attuato delle valutazioni tecniche ben precise con un undici di riferimento, così facendo ha dimostrato di sapere quello che vuole e ha dato delle certezze alla squadra. Non avrebbe potuto fare scelta migliore, valutazione giusta ed intelligente.

Milinkovic non sta trovando molto spazio, ma non vuol dire molto. Inzaghi in questo momento ha bisogno di giocatori di esperienza, non si può permettere esperimenti, si sta giocando tanto, deve pensare al bene della Lazio e al suo. Sergej è un ragazzo molto giovane, ha grandi capacità fisiche e tecniche. Ha ampi margini di miglioramento, ha bisogno di giocare con tranquillità e sbagliare con serenità. È un giocatore di personalità con qualità tecniche importanti. Deve essere plasmato, il tecnico deve capire quale possa essere la sua indole migliore in quanto può ricoprire diversi ruoli.

Lo stesso discorso vale per Cataldi, secondo me la società ha fatto una scelta ben precisa nel non comprare un giocatore che potesse essere un vice Biglia: permettere a Danilo di poter lavorare in quel ruolo. Il numero 32 biancoceleste è molto giovane ma ha potenzialità importanti, bisogna avere la pazienza di aspettarlo, deve avere la possibilità di sbagliare in maniera serena. Non so se quello sarà il suo ruolo del futuro, ma tatticamente è in evoluzione, c’è l’obbligo morale e tecnico, soprattutto per lui che è laziale ed è cresciuto nel settore giovanile biancoceleste, di puntare su di lui che potrebbe diventare una futura bandiera della Lazio.

L’Inter ha fatto investimenti importanti ma vincere e affermarsi non è facile, ci si deve confrontare con una corazzata come la Juve che è una forza ben consolidata. Quest’anno hanno messo le basi per programmare il futuro, un quarto posto non è l’ultimo degli obiettivi. Pensare di raggiungere la Juventus è utopia, il gap è molto ampio.

La Lazio sta pagando l’andamento di questa stagione, il limite che si è evidenziato è che i calciatori non hanno ripetuto le stesse prestazioni della scorsa stagione. Mancando questi gol non c’è stato chi ha buttato la palla in rete, questo limite ha fatto sì che la stagione fosse altalenante, la Lazio crea molte azioni da gol, poi come va in difficoltà dietro subisce subito gol”.



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