Alla luce del risultato del Castellani contro l’Empoli, oltre alla prestazione non proprio sufficiente della Lazio sembrano esserci anche gli episodi da moviola a non aiutare molto. Per sciogliere ogni dubbio, la redazione di lalaziosiamonoi.it ha intervistato l’ex arbitro Angelo Bonfrisco, analizzando ciò che è accaduto.
La Lazio esce da Empoli con le ossa rotte, ma la direzione di Paolo Fabbri da Ravenna ha danneggiato la squadra biancoceleste con diversi errori. “Non è stato un arbitraggio fortunato, c’è stato un po’ di rammarico dell’allenatore e del direttore sportivo Tare che ha elencato una serie di 10-11 episodi girati in negativo che hanno penalizzato la squadra. Quest’anno la Lazio non è sempre brillante, ma qualche episodio dubbio c’è stato”.
I due gol annullati a Klose, il fallo di mani in area di Tonelli, un paio di doppi gialli mancati. La moviola scotta. “Sicuramente meritava un calcio di rigore, dei due gol annullati il primo è stato ben interpretato da parte dell’arbitro perchè c’è gioco pericoloso indipendentemente dal possesso palla del portiere. Il secondo gol invece mi è sembrato regolare, Klose era tenuto in gioco dai difensori, non era una chiamata facile. Quando le decisioni sono unidirezionali provocano delle reazioni da parte della società”.
“Se dobbiamo continuare così possiamo anche non presentarci domenica”. Che effetto possono avere le parole di Tare sulla classe arbitrale, almeno a livello inconscio? “Io non farei questo tipo di affermazioni, penso più alla sfortuna e alla casualità. C’è il rischio di fare vittimismo, che qualcuno ce la possa avere con te, è un atteggiamento che viene trasmesso ai giocatori. Non la metterei su questo piano perchè non porta a nulla. Una volta si faceva in maniera diretta, oggi non è permesso, è una sorta di sfogo che non mi sembra intelligente come scelta”.
Qualcuno però ha parlato di un disegno specifico contro il presidente Lotito. “Non vivo direttamente all’interno dello spogliatoio arbitri, ma non voglio credere che ci siano dei disegni preordinati. Servirebbe una maggiore attenzione nelle prossime partite, magari capiterà un episodio in direzione inversa e la Lazio si renderà conto che è una questione di casualità”.
C’è il rischio di entrare in una spirale in cui anche una decisione dubbia giustifichi i problemi tecnici e mentali della squadra? “É un po’ l’effetto negativo, è uno dei motivi per cui non percorrerei mai questa strada ‘pubblica’. Può diventare un alibi nell’inconscio dei giocatori, pensano di essersi comportati bene e di aver perso per colpa dell’arbitro. Oltretutto tanti errori vengono superati da squadre che vincono la partita”.
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