Moviola Lazio-Roma: cartellini dubbi e scelte discutibili, Sozza finisce nel mirino
Moviola Lazio-Roma: l’arbitro Sozza finisce nel mirino per scelte discutibili. La Lazio riceve il doppio dei gialli, nonostante interventi duri dei giallorossi rimasti impuniti.
Nel derby capitolino terminato 1-1 tra Lazio e Roma, a prendersi la scena non è stato solo il duello tra Svilar e gli attaccanti biancocelesti, ma anche la direzione di gara del fischietto milanese Sozza, autore di una gestione arbitrale che ha fatto discutere. Troppi episodi dubbi, decisioni incoerenti e una distribuzione dei cartellini che ha penalizzato la Lazio, finita con il doppio degli ammoniti rispetto alla Roma, nonostante l’atteggiamento molto fisico anche dei giallorossi.
Primo tempo: pochi gialli e tanti dubbi
La partita si accende subito. Al 2′ si verifica un contatto dubbio tra Guendouzi e Saelemaekers, lasciato correre. Al 5′ è Paredes a far discutere: colpisce Zaccagni al volto a gioco fermo. Sozza fischia il fallo e ammonisce il centrocampista della Roma, ma il gesto poteva essere punito con il rosso diretto in base al regolamento e alla volontarietà.
All’8’ ancora un episodio al limite: Dovbyk sembra commettere fallo su Romagnoli, ma l’arbitro lascia correre. Poco più tardi, al 26’, è inspiegabile il mancato giallo a Angelino, che abbatte Isaksen dopo che il danese aveva già spostato il pallone.
Le decisioni continuano a penalizzare la Lazio: al 30’ arriva l’ammonizione per Zaccagni per un fallo su Celik, ma il replay mostra chiaramente che l’esterno biancoceleste colpisce il pallone in modo netto. Giallo esagerato. Al 45+1’, altro cartellino dubbio: Isaksen entra in scivolata su Kone e viene ammonito, ma l’intervento appare regolare.
Secondo tempo: cartellini distribuiti con incoerenza
Il gol della Lazio al 47’ è regolare: Romagnoli è tenuto in gioco da Cristante e non c’è fallo nel contrasto tra Pellegrini e Dele-Bashiru. Ma gli episodi dubbi proseguono: al 50’ Saelemaekers, da terra, scalcia Gigot, ma Sozza si limita a un richiamo verbale. Un episodio che, con altro metro, poteva valere il cartellino rosso.
Poco dopo, al 51’, ancora un intervento duro di Pellegrini su Gigot, lasciato impunito. Il primo giallo della ripresa arriva solo al 55’, giustamente, per un fallo duro di Mancini su Castellanos.
Al 63’, cartellino anche per Pellegrini (Roma) dopo un fallo su Soulé, ma nel finale si segnalano altri contatti duri non sanzionati: al 80’, due interventi sospetti su Pellegrini (Lazio) e Rovella non portano a provvedimenti.
Nel finale, all’88’, l’arbitro non fischia un fallo netto su Marusic, ma interviene su un contrasto regolare su Cristante, per poi ammonire Rovella per proteste. Al 90’, vengono concessi 5 minuti di recupero.
L’analisi: una direzione poco convincente
Il bilancio finale vede la Lazio con un numero di cartellini superiore, pur avendo gestito la gara con maggiore ordine rispetto a una Roma spesso fallosa e nervosa. Le scelte di Sozza appaiono contraddittorie e incoerenti, e il mancato utilizzo del VAR in certi episodi chiave fa discutere.
Un derby che si conclude con il pareggio, ma lascia aperte molte polemiche sulla gestione arbitrale. E in casa Lazio resta la sensazione di non essere stata tutelata a dovere.
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