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Nel dubbio è colpa dell’ultras. Quando parla la disinformazione.
Che internet sia pieno di false notizie non c’è dubbio, ma a che queste notizie venga infangato il nome da siti di una certa portata fa rabbrividire ancor di più. Girovagando su internet ho trovato un articolo sui nostri connazionali in stato di fermo a Varsavia. Un articolo dove si augura che ogni tifoso rimanga in cella per tutte le feste natalizie ed oltre. Augurare il carcere è da “Infami” ma ancor di più se non si ha la certezza sui fatti realmente accaduti. La nomea tifoso viene quindi ancora infangata da una visione che solamente chi non ha passione può cadere nel ridicolo. Come tutti sanno chi va in trasferta oltre per la squadra del cuore, cerca di farsi una mini-vacanza per conoscere il mondo e magari cercare differenze con il paese di origine. Ma qui cadiamo nel ridicolo più totale, dove i soliti accaniti di “giustizia moralizzata e da tastiera” vanno contro a ragazzi che stanno vivendo il periodo più brutto della loro vita e contro le famiglie che giustamente sono preoccupate per i loro figli\nipoti. Qui non stiamo parlando che i polacchi l’hanno passata liscia a Roma e i Laziali no. Qui stiamo parlando di puro nazionalismo da parte dei polacchi con una giustizia rigida e ostile nei nostri confronti (fonti parlano di una cauzione di 1700 euro a testa per il rilascio colpevoli o non). Ritornando alla notizia infangante ed ai loro “scrittori” voglio darvi un consiglio: Parlate se le cose sono sicure e non per sentito dire, non è una minaccia ma fossi un tifoso od un ultras in stato di fermo e quando torno in Italia leggo certe cose, potrei ricorrere alla contromossa. In Italia esiste una legge contro la diffamazione.
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