#NoFinaleChampionsAInstanbul è il nuovo hashtag che sta invadendo tutti i social partendo anche da Twitter. L’ira dei tifosi del calcio parte dall’attacco della Turchia che ha bombardato la Siria colpendo zone civili ed uccidendo anche dei reporter che erano in un auto per documentare la nuova guerra di Recep Tayyip Erdoğan. Un bombardamento che ha agevolato, secondo i curdi, la fuga di decine di combattenti dell’Isis che erano prigionieri nelle zone colpite dai razzi turchi.

Tensione alle stelle anche con gli Usa e l’Europa occidentale che alzano la voce senza aver risposta. Una questione politica e di guerra che si trasferisce anche sullo sport in quanto, la finale di Champions League, dovrebbe disputarsi proprio ad Instanbul. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, anche nella sua piccolezza, è stata l’esultanza dei giocatori turchi che hanno esultato con la maglia della nazionale con il saluto dell’esercito portando la politica negli stadi, politica con conseguenze gravi viste le morti innocenti dovute ai razzi turchi.

La Fifa ancora non si è espressa a riguardo facendo infuriare tutti i tifosi. Quando si parla di razzismo per una sparuta minoranza ( fatto comunque da punire si chiaro), partono quasi immediatamente fascicoli e sanzioni verso un club ma visti i fatti ed il silenzio di chi dovrebbe fare qualcosa, la rabbia cresce sempre di più.



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