PRIMAVERAUn anno fa la storia, oggi il futuro. Il 26 maggio 2013, alle 19.27, Senad Lulic spingeva in rete il pallone più pesante della sua carriera e tra i più importanti della storia laziale. E’ del bosniaco il volto del trionfo, quello che stasera sarà di nuovo festeggiato allo Chalet del Bosco in occasione del “Giuliano Fiorini Day” per il saluto degli idoli d’un tempo (tra gli invitati anche Beppe Signori) al bomber che salvò la Lazio del meno nove, con tanto di cocktail creato ad hoc – come anticipa Il Corriere della Sera, non poteva che essere ribattezzato il Lulic 71 – e videomessaggio dal ritiro mondiale della Bosnia. Forse il suo ultimo regalo alla causa biancoceleste, visto che Juve e Inter (con i bianconeri in pole position) se lo contendono e in estate potrebbero portarselo via da Formello, ma non l’unico. Occhio infatti, proprio alle 19.27, al suo profilo ufficiale Facebook: si attendono sorprese, potrebbe essere postata la foto di quella casacca speciale. Ma la festa non sarà circoscritta solo alla Capitale: il Lazio Club Milano ha organizzato la tradizionale festa di fine stagione, con la presenza di tantissimi ex laziali di epoche diverse, proprio in concomitanza del 26 maggio. Una data non casuale, appunto, scelta per la presentazione ufficiale dell’Academy biancoceleste che andrà in scena alle 16 a Formello. Fino alle 13 si potrà continuare a votare per darle un nome – la volata è tra Maestrelli e Lovati, salvo sorprese dell’ultima ora – quindi scatterà la festa con circa 500 invitati, compresi esponenti del mondo istituzionale e sportivo. Come riporta stamattina l’edizione romana de La Gazzetta dello Sport, oggi Claudio Lotito illustrerà i dettagli dell’operazione, che riunirà nella casa biancoceleste di Formello l’intero settore giovanile, dai Pulcini fino alla Primavera. Saranno creati altri quattro campi, in aggiunta ai tre già esistenti, e un’altra foresteria per ospitare i ragazzi delle giovanili che arrivano dall’estero e da altre zone d’Italia. Una sorte di college, modello Ajax e Barcellona, in cui i ragazzi potranno anche studiare e saranno seguiti da alcuni insegnanti. L’allargamento del centro sportivo biancoceleste, peraltro, favorirà altre iniziative collaterali, come quella di agevolare le visite dei tifosi per un itinerario non solo sportivo ma anche archeologico (all’interno di Formello ci sono resti di epoca etrusca). Il lancio dell’Academy accompagna una speranza per il futuro della Lazio, garantito dai talenti cresciuti nella Primavera di Bollini e oggi di Inzaghi. Nel giro di un paio d’anni, Lotito e Tare si augurano di veder diventare titolari in prima squadra almeno un paio di ragazzi. Sarebbe il modo migliore per dare continuità di risultati e di tenuta a un impianto collaudato: questa la riflessione odierna de Il Corriere dello Sport, che come esempio recente più importante a livello di club nel calcio italiano cita l’invincibile Milan di Sacchi e la sua linea difensiva tutta italiana: Tassotti, Costacurta, Baresi e Maldini. Con gli italiani, in assoluto, ci sono maggiori possibilità di instaurare rapporti di lunga durata: si pensi in primis a Inzaghi e Siviglia, rimasti dopo aver appeso gli scarpini al chiodo come allenatori del settore giovanile, ma anche a Mauri, Rocchi, Brocchi e l’oriundo Ledesma. Con più di un occhio al domani dei vari Crecco, Filippini, Lombardi, Rozzi e Cataldi.

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