CANDREVA1) La Lazio nel primo tempo ha fatto una buona partita, tenendo testa alla seconda in classifica e, sinceramente, tutti questi punti di differenza non si sono visti sul campo. Nel secondo tempo, Reja si è accontentato e ha portato a casa il risultato che voleva, chiudendosi un po’ troppo.

2) Berisha ha fatto solo due parate: una su Maicon e una su Totti. Punto. Tutto sto dominio…

3) La Roma era al completo, alla Lazio mancava il suo giocatore più un forma, Biglia.

4) Mi ha fatto più paura la Juve in 10 che la Roma in 11. Mi sarei spaventato di più se avessi visto quel tifoso mascherato da Gervinho.

5) Gervinho è un ottimo atleta prestato al calcio e nulla più. Ed è il giocatore più importante della Roma. Perché la Roma è devastante in contropiede. Farlo passare per fenomeno, però, è da mitomani. Indi, da romanisti.

6) Vi piace definirci “squadra di pippe” per darvi un tono e sarà pur vero. Ma co’ sta squadra de’ pippe, in tre anni e sette derby, avete vinto una volta sola. E perso la gara più importante della vostra vita. Pensa un po’…

7) Parlare della vostra coreografia e della vostra Curva è come sparare sulla Croce Giallorossa ma il problema è che ho letto pure che noi le facciamo tutte uguali e che in fondo ciò che conta non è l’apparire ma l’essere. Accettare il fatto che noi tra le nostre fila abbiamo un artista vero e voi un gruppo di bimbiminchia con le idee confuse non sarebbe più facile?

8) Vi rode il culo per il pareggio mentre noi siamo soddisfatti? Falsità. Personalmente ero convinto di non perdere e il risultato mi ha dato ragione, perché l’ultima Lazio vista mi da fiducia. Mentre la Roma è una squadra di facile lettura e, infatti, Reja ve l’ha incartata.

9) Giocarsela a viso aperto con la Roma significa suicidarsi. Visto che voi, in fondo, siete solo letali nelle ripartenze. E non vedo per quale motivo al mondo una squadra debba consegnarsi all’avversario. Il calcio è strategia. Mourinho c’ha vinto una CL chiudendosi e ripartendo. Ah già, ma voi il calcio lo stare scoprendo ora con Garcia, l’educatore.

10) L’educatore parla di provocazioni laziali. Sarà. Ma io il primo fallo da criminale l’ho visto fare al solito Danielino con la sua solita entrata a trebbia. E non mi è parsa una partita così scorretta. E l’educatore che non da la mano al mio Mister è un gran maleducato.

11) Garcia da grande vuole fare Mourinho. Ma Mourinho, per fortuna, ci si nasce. Il resto sono solo pallide imitazioni. Riuscite male.

Di Alessandro Aquilino 



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