Dal comignolo del conclave italo-brasiliano la fumata è grigia: per esclamare Habemus Felipe Anderson, la Lazio deve ancora pazientare. Nella notte – come vi avevamo anticipato – si è tenuto il fatidico incontro a tre con Santos e fondo inglese. Il ds Igli Tare si è presentato forte del sì del club paulista: bene l’offerta di 8,2 milioni di euro (7,7 più le commissione internazionali), pagabili in tre rate. Secondo quanto evidenziato dal Messaggero, Tare avrebbe avallato anche l’inserimento di una clausola del 25% su una futura cessione, valida nei primi tre anni di contratto. Insomma, fosse per il Santos, il fantasista sarebbe già della Lazio. Anche l’entourage del giocatore spinge in direzione della Capitale, il diretto interessato non aspetta altro che volare verso la sua nuova avventura. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport. però, manca ancora il benestare del fondo inglese, proprietario del 50% del cartellino. Il passo da compiere non riguarda la volontà di far partire il giocatore – su quella decide il Santos – quanto la richiesta di garanzie nell’ottenere la fetta di introiti desiderata: si parla di quasi 5 milioni di euro che il fondo vorrebbe ottenere dalla cessione di Anderson. L’accordo tra Lazio e Santos, in ogni caso, è una base solida su cui continuare a trattare. La società sudamericana avrebbe anche la facoltà di cedere il giocatore senza il sì del fondo, anche se poi scatterebbe una querelle che nell’ex club di Neymar vorrebbero evitare. Si va avanti quindi, già oggi potrebbe esserci un nuovo incontro: non è escluso che lo stesso presidente Lotito voglia essere presente tramite teleconferenza. La Lazio ha voglia di chiudere, di dare sfogo alla fumata bianca.
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