“Ieri ho avuto l’opportunità di fare gol e la cosa importante è che la squadra sia andata avanti in coppa.” racconta Brayan Perea. E’ l’indomani della sfida contro il Parma all’Olimpico, in cui la punta schierata in campo da Reja ha siglato due reti. Due reti che permettono alla Lazio la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia, due reti che ripagano la fiducia del tecnico goriziano. Il detentore del trofeo rimane in piedi nella competizione, continuando a lottare per proteggerlo. In un’intervista rilasciata alla testata colombiana www.caracol.it, l’ex Deportivo Calì si svela. Parla dei suoi quattro gol in questa stagione, di quelli che vorrebbe ancora segnare. E poi racconta del suo bisogno di crescere, questo Brayan lo sa bene, di lavoro ce n’è da fare. Si vuole rimboccare le maniche Perea, vuole dare tutto per questa squadra.
Sei il tipico attaccante d’area, Brayan? “Sì, aspetto sempre il momento giusto e cerco di essere sempre lì, presente, e sfruttare le opportunità per fare gol”
Quanti gol hai fatto in Italia? “In Italia ho realizzato quattro gol in totale.”
Come ti senti in una squadra importante come la Lazio? “Devo esser sincero, mi sono ambientato molto velocemente, sono già quattro o cinque mesi che sono qui e devo dire che lo staff e i miei compagni mi hanno dato una grossa mano ad ambientarmi il più velocemente possibile.”
Hai un buon rapporto con i compagni e con il tecnico? “Con i compagni molto buono! Con il tecnico ho avuto la possibilità di parlarci il primo giorno che è arrivato e mi ha detto di avermi visto in qualche partita e che dovevo continuare a lavorare perché il calcio qui è molto complicato e io, essendo un ragazzo, avevo da imparare molte cose… Credo che lo abbia detto per il mio bene.”
Inoltre il campionato più difficile per fare gol è proprio quello italiano. “Sì, qui per gli attaccanti le occasioni che capitano in partita sono molto poche e la qualità delle difese è molto alta. Le squadre sono impostate con l’obiettivo di mantenere la porta inviolata per cui per noi attaccanti è molto complicato.”
Che insegnamento hai ricevuto dal tuo tecnico e dal campionato in generale sul ruolo e sui movimenti dell’attaccante? “Il tecnico mi chiede spesso di sfruttare la mia velocità, di non venire troppo spesso a chieder palla e di sfruttare gli spazi in profondità”.
Quali sono i tuoi obiettivi in biancoceleste? “Ora il mio obiettivo principale è avere più continuità e magari segnare ancora più gol in futuro per aiutare la Lazio a diventare ancora più grande e magari riuscire ad arrivare ad un torneo come la Champions League. Oggi siamo in Europa League e speriamo di arrivare più avanti possibile perché abbiamo un gruppo che ha le qualità per farlo.”
C’è la possibilità che tu vada in prestito per fare più minutaggio o sei tranquillo alla Lazio? “No, sono molto tranquillo, rispetterò qualunque decisione, ma per il momento preferisco continuare a lavorare qui.”
Come ti sembra Roma? “La gente mi tratta molto bene, la città è bellissima… Devo dire che mi sto trovando molto bene.”
Sei accompagnato dalla famiglia o da qualcuno? “Ci sono mia madre, la mia fidanzata… E’ molto importante che stiano qui con me. All’inizio sono stato solo un mese, vivendo qui nella sede del club, però non vedevo l’ora di vederle arrivare e ora sono qui.”
Con quale calciatore hai legato di più? “Con il brasiliano Felipe Anderson!”
I brasiliani e i colombiani sembrano avere sempre degli ottimi rapporti. “Abbiamo molto in comune, siamo molto allegri, parliamo molto… Siamo molto simili!”
LALAZIOSIAMONOI
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