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Personaggi storici SS Lazio: Angelo Peruzzi
Nel giorno del suo 46 compleanno vogliamo raccontare la storia di un giocatore che è riuscito, nonostante il suo avvio di carriera alla Roma, a farsi apprezzare da tutti i tifosi della Lazio per la sua grinta e le sue caratteristiche tecniche. Stiamo parlando di Angelo Peruzzi che ha difeso la porta della squadra biancoceleste per ben sette stagioni.
Angelo Peruzzi nasce a Blera (VT) il 16 febbraio del 1970 e ha iniziato la sua carriera da calciatore nelle giovanili della Roma, squadra con la quale ha esordito in Serie A a soli 17 anni il 13 dicembre del 1987. In quell’occasione sostituisce il portiere titolare Franco Tancredi colpito da un petardo. Rimane con i giallorossi per altre due stagioni, giocando come secondo portiere e collezionando in total e 13 presenze. Nel 1989 va in prestito al Verona, dove rimane per una stagione, giocando come portiere titolare. A fine stagione però la squadra scaligera retrocede in Serie B e Peruzzi torna alla Roma. Nel 1990-91 inizia la stagione come portiere titolare, ma poi viene squalificato 12 mesi per doping, perché giudicato positivo ala fentermina.
Scontata la squalifica viene acquistato nel 1991 dalla Juventus, dove resta fino al 1999. Nella prima stagione a Torino fa da riserva a Stefano Tacconi, poi dalla stagione 1992-93 diventa titolare fisso tra i pali bianconeri. Peruzzi diventa così uno dei protagonisti del periodo d’oro bianconero, vincendo molteplici trofei sia in Italia che in Europa, come la Champions League e la Coppa Intercontinentale. In questo periodo viene soprannominato “cinghiale”, per la sua possente stazza fisica, dal compagno di squadra Angelo Di Livio.
Nel 1998-99 gioca la sua ultima stagione a Torino e in quella successiva passa all’Inter. A Milano però resta solo una stagione. Con l’arrivo di Sebastian Frey tra i pali nerazzurri per Peruzzi, infatti, non c’è più spazio e il portiere passa così alla Lazio.
Ecco quindi che nel 2000 Peruzzi incrocia la sua storia con quella della prima squadra della capitale. Alla Lazio rimane per sette anni, collezionando un totale di 192 presenze, vincendo anche la Supercoppa Italiana nel 2000 e la Coppa Italia nel 2004. Inoltre in diverse occasioni, come durante il derby del 6 gennaio 2005, vinto dalla Lazio, ha indossato la fascia di capitano. Con la squadra biancoceleste rimane fino al giorno del suo ritiro, avvenuto il 20 maggio del 2007. Quel giorno Peruzzi giocò nei minuti finali della sfida contro il Parma conclusasi 0-0 e chiuse la sua carriera da professionista con 620 presenze totali nei club. Gli anni alla Lazio sono stati per il portiere di Blera molto prolifici e ricchi di soddisfazioni. A Roma inoltre ha lasciato un ottimo ricordo tra i tifosi.
Con l’Italia il portiere laziale ha collezionato 43 presenze totali tra Under 21 e Nazionale maggiore, vincendo l’europeo Under 21 nel 1992 e il Campionato Mondiale nel 2006, anche se in questo torneo non scese mai in campo.
Tecnicamente Peruzzi è stato agilissimo nonostante il fisico possente ed estremamente completo come portiere. Il suo stile era essenziale ma anche acrobatico in caso di necessità. Dotato di temperamento, riflessi e senso della posizione, dava il meglio di sé nelle uscite basse, tanto che infondeva tranquillità e sicurezza nella retroguardia. A proprio agio anche lontano dalla linea di porta, talvolta si rendeva protagonista di tempestivi interventi anche fuori dall’area di rigore. Gli unici punti deboli erano le uscite alte e la tendenza agli infortuni.
Noi di Since abbiamo voluto raccontare la sua storia per omaggiare la sua grande carriera, nella quale Peruzzi ha vinto praticamente tutto e nella quale ha giocato anche con la nostra Lazio, ricamandosi un posto da protagonista nelle sue sette stagioni in biancoceleste.
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