Jakob Stam, detto Jaap, è stato uno dei più completi centrali difensivi che militarono nelle fila della Lazio, riuscendo a sostituire senza grandi rimpianti il capitano biancoceleste dell’epoca, Alessandro Nesta, trasferitosi nell’estate del 2002 al Milan.
Nato il 17 luglio del 1972 a Kampen, cittadina olandese, entra a far parte delle giovanili della squadra cittadina, il DOS Kampen, all’età di 16 anni. Dopo 4 anni di permanenza nelle giovanili del DOS, viene prelevato nel 1992 dallo Zwolle, col quale il difensore gioca in una stagione 32 partite, mettendo anche a segno una rete. Nella stagione successiva passa al Cambuur, dove rimarrà per due stagioni, confermandosi nonostante la giovane età un difensore molto affidabile. Si trasferisce nel 1995 al Willem II, club con il quale rimarrà solo metà stagione, prima di approdare al PSV Eindhoven.
Nelle due stagioni e mezzo passate al PSV arrivano i primi trofei nel palmares di Stam: nel 1995-96 la finale vinta contro lo Sparta Rotterdam consegna a Stam e compagni la Coppa d’Olanda, l’anno dopo comincia con la vittoria in Supercoppa Olandese e si chiude con la conquista dell’Eredivise, mentre nella stagione successiva i biancorossi bissano il successo in Supercoppa d’Olanda. Nell’estate del 1998 è Sir. Alex Ferguson a notarlo e a portarlo al Manchester United per una cifra vicina a 15 mln di sterline. Chiude quindi la sua esperienza con il PSV dopo 76 presenze condite da 11 reti, un bottino davvero invidiabile per un difensore centrale.
La prima stagione con i Red Devils è un successo: la squadra di Ferguson risulta vittoriosa in Premier League, in FA Cup, ma soprattutto in Champions League e Stam scende in campo per ben 51 volte. Tra il 24 dicembre 1998 e il 3 ottobre del 1999 lo United non subirà neppure una sconfitta, segnando una serie di 45 partite consecutive senza mai perdere. L’anno dopo si apre per il Manchester con la doppia sconfitta nella Supercoppa Europea contro la Lazio e nella Charity Shield, vinta dall’Arsenal. A fine stagione arriverà comunque la conquista di un’altra Premier League e della Coppa Intercontinentale, mentre Stam sarà eletto dalla UEFA il miglior difensore dell’anno. A causa di alcuni problemi fisici nella stagione 2000-01 le presenze complessive di Stam saranno solo 23, ma ciò non impedirà ai ragazzi di Ferguson di conquistare il terzo titolo consecutivo in campionato. Nell’estate del 2001 il tecnico scozzese acconsente alla cessione del suo pilastro difensivo per 50 miliardi di lire, cifra offerta dall’ambiziosa Lazio del presidente Cragnotti.
Il difficile ambientamento in Serie A, causato anche da alcuni problemi fisici e dalla positività a un controllo antidoping, che lo tenne fuori dai campi per 4 mesi, non consente a Stam di emergere da subito nello scacchiere del neo-allenatore biancoceleste Zaccheroni, che nel primo anno a Roma gli concede solo 13 presenze in campionato. Durante l’ultimo giorno di mercato dell’estate 2002, a causa dei gravi problemi finanziari che afflissero la Lazio in quella stagione, avvenne la cessione della bandiera biancoceleste del tempo, Alessandro Nesta, che passò al Milan per 30 mln di euro. Jaap Stam riuscì così a ottenere più spazio, diventando l’elemento di forza della difesa laziale per la stagione 2002-03, mostrando, oltre a una grande prestanza fisica, una buona visione di gioco e un’ottima capacità nel calciare le punizioni dalla distanza. L’anno successivo confermò quanto di buono fatto vedere nella stagione precedente, contribuendo alla vittoria della Coppa Italia 2003-04. Alla fine della stagione, dopo 94 presenze e 4 gol con la maglia biancoceleste nei 3 anni di permanenza a Roma, si trasferisce a Milano, sponda rossonera, per 10 mln di euro, ormai 32enne.
Durante la permanenza al Milan costruirà insieme a Nesta una delle migliori coppie difensive che si ricordino. Nell’agosto 2004 arrivò il primo titolo in maglia rossonera per l’olandese, che in Supercoppa Italiana battè proprio la sua ex-squadra grazie alla tripletta di Shevchenko. A fine stagione arriverà per Stam e compagni una delusione incancellabile: finale di Champions League contro il Liverpool che si trova sotto di 3 reti a fine primo tempo e che riesce nella ripresa a portare la partita ai supplementari, superando poi i rossoneri ai calci di rigore e conquistando così la coppa dalle grandi orecchie. A gennaio 2006 arriva l’annuncio da parte del Milan della cessione di Stam ai Lancieri dell’Ajax per la stagione successiva, dovuta principalmente a motivi familiari del giocatore, che intendeva stare il più vicino possibile alla famiglia, residente in Olanda.
A partire dall’estate 2006 torna quindi a giocare in patria e con la squadra di Amsterdam conquista subito una Supercoppa d’Olanda, chiudendo la stagione con la vittoria della coppa nazionale. Chiude la stagione 2006-07 con 41 presenze complessive. La stagione 2007-08 si apre con una nuova vittoria in Supercoppa, che sarà anche l’ultimo trofeo da giocatore di Stam, il quale già nell’ottobre dello stesso anno sceglie di appendere precocemente gli scarpini al chiodo, rescindendo il contratto che lo legava all’Ajax fino alla fine della stagione.
Dal 2008 al 2011, con un interruzione nel 2010, è stato osservatore in Sud America per il Manchester United.
Durante l’interruzione del 2010 ha svolto il ruolo di allenatore dello Zwolle, ma già nel 2011 fu chiamato come assistente nel settore giovanile dell’Ajax, ruolo che ricoprì fino al 2013, quando diventò assistente tecnico in prima squadra, con Frank De Boer alla guida dei lancieri . Nel 2014 ha ricoperto invece il ruolo di allenatore dello Jong Ajax, militante nell’equivalente olandese della nostra Serie B.
Dal giugno 2016 è l’allenatore del Reading, squadra inglese militante in Championship. E’ il primo allenatore non inglese ad allenare la squadra biancoblu.
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