Head coach Vladimir Petkovic of S.S-1343053. LazioLo scorso anno fu una squadra turca, il Fenerbahce, ad eliminare la Lazio dai quarti di finale di Europa League. La sorte ha messo sul cammino dei biancocelesti un’altra squadra della mezzaluna, il Trabzonspor. Volerà in quel di Trebisonda la Lazio, il 3 ottobre prossimo, quando nella bolgia dello stadio Hüseyin Avni Aker, si affronteranno le capoliste del girone J. Sa già cosa lo aspetta Vladimir Petkovic, ex allenatore del Samsunspor. È stata un’esperienza fugace e avara di sorrisi quella del tecnico di Sarajevo, assunto il primo luglio del 2011 e sollevato dall’incarico il 27 gennaio 2012. Tornerà in Turchia alla guida della Lazio, Vlado, con una squadra decimata dagli infortuni. Mancherà la stella dei capitolini, Miroslav Klose, ma l’obiettivo della Biancoceleste non cambierà: vincere. Intercettato dall’agenzia di stampa turca Dogan, Petkovic ha rilasciato un’intervista in quel di Formello. Il match di Europa League, la sua Lazio e l’esperienza in Turchia sono stati i principali argomenti di discussione.

Dopo un anno trascorso in Italia, ci parli del suo nuovo club…“Questa è una grande città e un grande club, che ha grandi ambizioni. Abbiamo vinto la Coppa Italia, che è un traguardo importante. È stato un anno difficile, ma alla fine possiamo definirlo positivo”.

 

Il 3 ottobre con la sua Lazio volerà in Turchia per incontrare il Trabzonspor. Come giudica l’avversario? Ha notato un miglioramento negli ultimi anni? “Il Trabzonspor due anni fa era una grande squadra. L’anno scorso ha attraversato un periodo difficile, perché si sono alternati diversi allenatori. Tutta la città affolla lo stadio quando il Trabzonspor gioca. Per questo sono sicuro che sarà piuttosto difficile giocare contro di loro”.

Che cosa la spaventa dell’avversario? “Senza dubbio la difficoltà maggiore sarà giocare nel loro stadio. I loro sostenitori saranno scatenati, sarà una bolgia. Per quanto riguarda i giocatori mi preoccupa Zokora a centrocampo e l’attaccante Henrique che ha qualità. È una squadra con giocatori di valore, ma anche noi non siamo da meno e non abbiamo paura di nessuno di loro. Andremo lì per vincere”.

E’ da tanto tempo che non torna in Turchia… “Sono ancora legato alla Turchia, è sempre molto bella. Ho rapporti molto buoni con un sacco di persone. Ho lasciato un impatto positivo in Turchia, me ne accorgo con il passare del tempo”.  

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