Stefano Pioli ha parlato nella conferenza stampa della vigilia della partita contro il Chievo Verona alle ore 14. Ecco le sue parole:

Come sta la squadra?

“Abbiamo preso una brutta botta, avevamo davanti un sogno, non siamo riusciti a conquistarlo. Ma ho visto gli sguardi e gli atteggiamenti giusti. Ora o ci piangiamo addosso o ci rimbocchiamo le maniche e ripartiamo. E io ho visto la seconda cosa. Domani dobbiamo mettere in campo il carattere, mi aspetto una reazione”.

Si aspetta una reazione quindi?

“E’ quello che mi aspetto, che pretendo. Il Chievo sarà un avversario ostico, ma dobbiamo ripartire subito e cercare i 3 punti”.

Su cosa punta domani?

“Sul riscatto dei miei giocatori, ancora non ho fatto le scelte. Giovedì avevamo un po’ la testa bassa, ma da ieri ho visto la giusta reazione”.

La Lazio può ripetere quanto fatto lo scorso anno?

“Il campionato sarà difficile come l’anno scorso. Nelle valutazioni bisogna stare attenti, l’anno scorso è stato complicato ma abbiamo centrato il terzo posto. All’inizio in pochi ci credevamo. Ora ci sono sette squadre davanti agli altri e che si giocheranno l’Europa. Abbiamo i valori e le capacità per riuscirci”.

Si aspetta qualcosa dal mercato?

“Il mercato chiude lunedì, io faccio l’allenatore, sono concentrato su domani. La società vedrà che fare. Ora dobbiamo stringere i denti, nessuno immaginava così tante assenze subito e negli stessi ruoli. La pausa ci aiuterà a recuperare Djordjevic, Marchetti e riavere Mauri in condizione. Anche questi già possono essere considerati acquisti”.

Cosa succede a Felipe Anderson?

“Deve completare la crescita e la maturazione, gli avversari lo conoscono bene, deve imparare a variare il suo gioco d’attacco. Sta avendo gli stessi atteggiamenti della passata stagione, ,ma le prestazioni devono migliorare”.

Milinkovic?

“Mi auguro che tutti possono essere titolari. In venti giorni faremo 7 partite, tutti sono titolari. Milinkovic si sta inserendo, diventerà un giocatore importante come anche gli altri, ma i giovani hanno bisogno di tempo e li metterò in campo al momento giusto”.

Hoedt?

“E’ un po’ più avanti rispetto agli altri nuovi arrivati, è qui con noi dal 6 luglio, ma anche lui ha cambiato il campionato, la cultura, i compagni. Ha buona esperienza, può essere pronto”.

E’ questo il suo momento più difficile alla Lazio?

“Conosco gli onori e gli oneri del mio lavoro. Bisogna dimostrare tutti i giorni, mi sto impegnando più e meglio di prima. Anche questa stagione deve essere positiva”.

Cosa chiede all’ambiente? Che avversario è il Chievo?

“Ai media e ai tifosi non devo chiedere niente, devono avere l’obiettività di giudicare con serenità quello che vedono. Non siamo contenti, è chiaro. Un giorno sei un fenomeno, il giorno dopo un pirla. Non siamo ancora pronti per certi livelli, però ci possiamo arrivare per gradi. E’ giusto dire che l’anno scorso siamo partiti con la Lazio nona in campionato, in un anno abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Questa esperienza ci aiuterà nella crescita, ora dobbiamo fare un’altra grande stagione- Partite facili non esistono, il Chievo ha iniziato bene a Empoli. Dovremo avere il giusto approccio”.

Cataldi?

“Mi chiedete sempre dei giocatori che sono bravi e che non stanno giocando, poi però la nostra rosa non viene considerata all’altezza. Danili ha fatto una prepazione difficile con prestazioni non buone, ma sta crescendo ed è disponibile per domani per giocare”. 

Fonte: La Lazio Siamo Noi

 



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