Una vittoria in Coppa Italia che per qualche giorno ha rasserenato l’animo a Formello, e c’è meno pessimismo in casa laziale alla luce della partita di domani contro l’Inter, seppur venga compreso come la capolista sia avversaria ostica. Ma è anche l’ultima partita del 2015 e, con l’anno nuovo, è inevitabile parlare di mercato nella Lazio, visto che tornano insistenti le voci di mercato riguardanti i pezzi pregiati di Lotito. In sostanza è questo ciò che Stefano Pioli ha fatto capire nella conferenza stampa tenutasi alle 13, ecco qui domande e risposte.
Che partita si aspetta a San Siro? La Lazio ha speso tanto lunedì e giovedì…
“Una partita complicata. Giochiamo contro un avversario che sembra imbattibile, che è forte e concreto. Serve la migliore prestazione annuale, siamo nelle condizioni di farla. Abbiamo avuto un’importante iniezione di fiducia in Coppa Italia, è l’ultimo sforzo dell’anno solare. Bisogna fare il massimo per ottenere un risultato straordinario”.
L’anno scorso a Milano ci furono una grande Lazio e un grande Felipe Anderson..
“C’è la speranza che domani si possa fare una grande prestazione. Conosciamo il valore degli avversari, ma vedo una squadra che ci crede. Felipe non sta rendendo al meglio. Lo so io, lo so lui, è un giocatore che ha grandi mezzi. E speriamo che San Siro rappresenti l’occasione giusta per tornare a dimostrare le sue qualità”.
Può essere la svolta della stagione?
“Tutte le prossime gare saranno quelle della svolta, siamo contenti della prestazione e dello spirito visti in Coppa Italia, sappiamo che domani sarà un’altra partita e che siamo in difficoltà in campionato. Lì dobbiamo dimostrare qualcosa di più. Ma ci sono tutte le condizioni per fare bene”.
Cosa è successo contro l’Udinese? La squadra si è guardata negli occhi, ha reagito in modo diverso…
“A forza di guardarci negli occhi può succedere qualsiasi cosa. Siamo riusciti a mettere in campo la nostra qualità, anche se è vero che l’Udinese giovedì non ha messo in campo la formazione migliore. Abbiamo messo in campo grande ardore, chiaro che dobbiamo portarci dietro questa convinzione, giocando pallone su pallone, con aggressività per 95 minuti. E anche se “ci dice male”, dobbiamo sapere che c’è la possibilità di reagire. Domani non faremo 20 tiri in porta come giovedì, per questo dovremo essere anche cinici in fase offensiva”.
Domani gara fondamentale per uscire dalla crisi?
“Può essere, ma per fare risultato serve una grande prestazione. Ci darebbe grande convinzione, la nostra classifica ora piange. Dopo il match di Milano c’è la sosta, per questo ci può dare tanto per il futuro”.
Dirà qualcosa in più ai suoi calciatori?
“Il mio lavoro è soprattutto quello di motivare i calciatori, quest’anno è la cosa più importante perché abbiamo poco tempo per provare. Il mio intervento domani ci sarà, ma i giocatori sanno che dovranno lasciare l’anima in campo”.
Basta?
“Non ha recuperato, non partirà con la squadra”.
La preoccupano tutti questi infortunati?
“Sono tanti, stiamo accumulando fatica. La tensione si fa sentire, ma questo è l’ultimo sforzo del 2015. La sosta ci aiuterà a ritrovare qualcuno, magari non Lulic e Kishna che sono quelli che hanno ancora bisogno di tempo per recuperare. Ma ora dobbiamo stringere i denti, non abbiamo alternative”.
Matri è l’attaccante che ora dà più garanzie?
“Tutti i giocatori hanno momenti positivi e negativi. Ora Alessandro è in grande condizione mentale e fisica, è quello che dà maggiori garanzie”.
Possiamo vedere una Lazio meno spregiudicata?
“Dovremo fare una partita attenta, essere compatti sempre, con o senza palla. Dobbiamo difendere da squadra, l’Inter ha grandissime qualità, ti può sempre colpire. Non possiamo correre rischi, dobbiamo fare una partita di alto livello”.
Mercato in uscita?
“Non capisco perché queste domande continuate a farle, vanno fatte alla società. Ovviamente dal mercato di gennaio dobbiamo uscirne rinforzati”.
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