Come scritto nel titolo, posto un piccolo mio pensiero sia da tifoso che da blogger sportivo a livello amatoriale. Come ripetuto in molti post, la mia fede mi sta deludendo dal mese di Gennaio, una squadra che nel girone di andata (2012-13) sembrava che poteva competere quasi con tutti e in tutte e tre le competizioni. Dopo il panettone c’è stato un tuffo nel buio più totale dove la Lazio perse punti su punti finendo il campionato in settima posizione, disputando una buona europa legue ma conquistando l’accesso sempre in europa grazie al derby nella finale di coppa. Provo ad aprire gli occhi, il percorso di coppa è stato molto fortunato in più partite e si sa che il derby è una partita a parte specie in un match dove c’è qualcosa in più da vincere. Premetto felicissimo di quella partita e del trofeo portato a casa ma con molti dubbi. Da quel 26 Maggio ho notato che se prima la situazione era drammatica, il dopo lo hanno notato tutti andando ancor più giù nel baratro della confusione.Confusione sia tattica che emotiva e psicologica. Non dico che i giocatori non vogliano vincere ma stando ai fatti sembrano in confusione più totale. La Lazio non riesce a tornare a galla e la voglia di far risultato sarà forse il problema principale, il quale mette una pressione psicologica pregiudicando ogni singola prestazione dei big. Poi ci sono i vari infortuni per non parlare del pessimo mercato. Mercato che ha visto molte squadre rinforzarsi e la Lazio lasciata come era se non indebolita. Giocatori del calibro di Hernanes che vanno e vengono (prestazione parlando), gioco lento con movimenti senza palla pari a zero,palloni che non arrivano agli attaccanti lasciati sempre soli davanti in solitudine costringendo gente come Candreva e altri centrocampisti a tirare da fuori area. Difesa penosa dove si sente fortemente l’assenza di Biava e Dias mentre i sostituti fanno errori madornali lanciando in gol l’avversario (es. gol subito in casa con l’Apollon e in altre gare). Birilli possiamo definirli birilli. Critica molto dura da parte mia ma stando ai fatti, gente del calibro i Ederson, Hernanes, Ledesma tutti giocatori con una certa esperienza che giocano un calcio fantasma senza dare una spinta allo spogliatoio e a ciò che circonda l’ambiente laziale. Certo la colpa principale lo sappiamo tutti di chi è e molti vogliono far finta di nulla, ma se è pur vero che non ci sono stati rinforzi è vero che quest’anno è l’anno dei mondiali, quindi i giocatori dovrebbero dare il 200% ma quello che stanno dando secondo il mio parere non è neanche il 40%. Poi arrivano loro. Keita,Perea e a volte Onazi, giocatori under 21, poca esperienza ma con la voglia di aiutare la squadra. Keita in 3 partite ha mostrato di aver gran talento con assist, ottimo gioco e movimenti. Perea anche se ha concretizzato poco lo vedo sempre correre e pressare le difese (so che ciò non basta ma almeno da segni di vita). Onazi idem, combatte su ogni palla e gioca bene. Io mi chiedo perchè? Perchè un “veterano” non da quello che i giovani d’oggi danno?. Forse si sono adagiati sugli allori e i baby devono conquistarsi il posto in squadra?. Di solito nella vita chi è più saggio da consigli ai figli ed ai nipoti ma qui sembra che si siano invertiti i ruoli. Invertiti fino ad un certo punto visto che gente come Keita cerca di spronare i “più grandi” ma il messaggio non arriva al destinatario.
Prendete spunto ai giovani e tornate ad onorare questa maglia!
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