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Dopo le dimissioni di Maurizio Sarri, solamente Mario Gila ha rilasciato delle dichiarazioni fermandosi a parlare con i giornalisti nel momento dell’entrata a Formello non appena si è appresa la notizia.

Nelle ore successive, ma questo non è stato mai coperto, alcuni giocatori si sono schierati con l’allenatore mentre altri, tra cui alcuni senatori, hanno abbandonato il loro comandante. Ma questo lo si è visto da inizio stagione con i giocatori che ormai non si sentivano più parte del gioco Sarriano ma che hanno remato sempre nella direzione opposta con finte lacrime e finti perbenismi. Tante le ombre da inizio stagione con una litigata di Luis Alberto che è fuoriscita già nell’agosto 2023. Nervosismo culminato con le urla di Ciro Immobile che sbraita nella sostituzione avvenuta contro l’Udinese. Parte dello spogliatoio è spaccato, Romagnoli minaccia di non voler andare in ritiro, la protesta dei giocatori sono simbolo di immaturità ed il tecnico biancoceleste, nella totale solitudine decide di rinunciare a 10 milioni di euro di stipendio ufficializzando il suo addio. Addio che ha portato i giocatori, quelli che dovrebbero essere pilastri, a parlare sui social dopo oltre 24 ore. A Partire proprio da Luis Alberto e Ciro Immobile, peraltro arrivati anche in ritardo con i tempi dei compagni. Belle le parole di Patric che secondo noi meriterebbe più lui la fascia da Capitano che il numero 17. Il partenopeo infatti ha dimostrato di non aver carattere e con un finto perbenismo, saluta il mister sui social. Stessa cosa con lo spagnolo che prima lascia un like sul comunicato ufficiale della Lazio per poi scrivere parole dolci. Alla fine, Sarri lo abbiamo cacciato noi! Mezzi uomini da Social, viziati dai soldi e dai pochi valori



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