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La Lazio Primavera è uscita a testa altissima dopo la finale di campionato persa ai rigori contro il Torino, tutto ciò è stato sottolineato da due ex giocatori ora allenatori, Christian Brocchi e Angelo Gregucci, entrambi intervistati da Lazio Style Radio.

L’allenatore della primavera del Milan esalta gli aquilotti al di là della prova finale:”Brava Primavera. Perdere ai rigori lascia l’amaro in bocca. E’ successo anche ai miei ragazzi, e gli ho detto che il calcio dà e il calcio toglie. E’ normale che non portare a casa uno scudetto lascia un po’ di rammarico. A conti fatti, bisogna vedere quello che questi ragazzi sono. Hanno dimostrato di essere una grande squadra, questa cosa rimarrà dentro di loro e rimarrà dentro tutti quelli che hanno potuto ammirare le loro bellissime gesta”. Non perde un momento per esaltare un giovane ormai parte integrante della prima squadra, Danilo Cataldi: “Le società italiane dovrebbero puntare su quelli come Danilo, e no su giovani stranieri che, senza nulla togliergli, spostano l’attenzione dei club altrove, quando noi in Italia abbiamo un ottimo settore giovanile. Bisogna preservare i nostri ragazzi e farli lavorare. Danilo all’Europeo U21 porterà l’esperienza di un campionato giocato sempre al massimo anche durante i momenti di difficoltà. La squadra italiana è plasmata molto bene, le scelte di Di Biagio sono state un chiaro segnale rivolto al gruppo”.

Per Gregucci, attualmente senza lavoro, “nonostante non sia stato raggiunto il Tricolore, è stata una grande stagione. Ma il fattore più importante è che ci sono dei prospetti molto interessanti da far crescere in maniera corretta. C’è per esempio Oikonomidis, uno dei pochi al mondo convocato già in Nazionale maggiore. Oppure, in porta, Guerrieri mi sembra un talento dalle grandi prospettive. Ma sono tanti i giovani interessanti. Ci sono ragazzi già potenzialmente utili per la prima squadra, da portare magari in ritiro ad Auronzo. In generale, bisogna valutare bene che percorso di crescita pensare per ognuno di loro, penso ad esempio a un classe ’97 come Rossi”. Non ha risparmiato parole e consigli per la prima squadra: “La rosa va toccata il meno possibile, bisogna preservare gli equilibri. Pioli e il suo staff hanno saputo trasferire alla squadra una cultura del lavoro incredibile. Poi è una rosa che vanta giovani già forti, come Felipe Anderson o De Vrij. Bisogna mantenere lo zoccolo duro e prendere un fuoriclasse in attacco. Penso a un giocatore dalle caratteristiche differenti rispetto a Klose e Djordjevic. Personalmente avrei preso Jackson Martinez o avrei fatto di tutto per Radamel Falcao. La Lazio non dovrebbe acquistare tre giocatori da 8 milioni, ma uno da 30. C’è il playoff da affrontare, Klose ha ragione nel dire che mancano ancora due partite prima di parlare davvero di Champions League”.



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