Priority pass,passione in vendita!
La partita di Coppa, la finale tanto attesa, il derby fuori casa, tutti questi match si giocano a metà davanti alle biglietterie e chi vive lo Stadio lo sa bene. Svegliarsi la mattina presto o addirittura la notte precedente, mettersi in fila in biglietteria, chiacchierare qua e la con amici e non, ed uscire con quel biglietto in mano ti rende protagonista della partita, da li in poi la vittoria o la sconfitta saranno anche tue. Una pratica romantica, d’amore incondizionato, che Lotito ha pensato bene di stroncare inventandosi il PRIORITY PASS.
Già il nome è tutto un programma: la priorità sulla vendita dei biglietti. Ragionandoci bene forse una certa priorità chi ha passato la sua vita accanto alla Lazio, chi ha sottoscritto abbonamenti su abbonamenti, chi ha visitato i migliori (e peggiori) palcoscenici europei, insomma chi c’è sempre stato, dovrebbe avercela. Esiste già e si chiama prelazione per gli abbonati. Il priority pass è altro, è una semplice card che ti rilasciano nei Lazio Style con l’acquisto di un prodotto per il valore pari o superiore a 25€. Non importa quanto tempo, soldi e salute tu abbia buttato dietro alla tua squadra, se spenderai 25€ avrai lo stesso diritto di un abbonato. E se si pensa che gran parte della Curva Nord questa stagione non si è abbonata per protesta, la situazione si fa delicata. Ma la storia dei priority non è nuova e se Canigiani l’ha riproposta è perchè, seppur indignati, in tanti fecero e faranno questa spesa per non restare senza biglietto. Facendo il punto della situazione possiamo riassumere la vendita in tre fasi: -dal 28 aprile la vendita su prelazione per possessori di abbonamento e priority pass -dal 4 maggio per i possessori della tessera Millenovecento (alias tessera del tifoso) -dall’11 maggio (testuali parole del sito della SS LAZIO) EVENTUALE vendita libera. Ed il termine eventuale non è utilizzato a caso se si pensa che oggi, 9 maggio, la Curva Nord è già terminata senza essere passata per la vendita libera.Pertanto chi ha combattuto la battaglia contro la dirigenza, non abbonandosi e non sottoscrivendo il priority pass, non potrà accedere alla libera vendita dei tagliandi per la Nord. In un calcio che nel tempo si è indignato per i tamburi, per gli striscioni, per le coreografie, per la discriminazione territoriale, per due fischi, per la parola ultras e chi più ne ha più ne metta, non ci si indigna davanti a chi mette in vendita una passione. A chi senza ritegno specula sulla passione altrui, facendo arrivare a costare un biglietto per il ‘settore popolare’ 55€. Da questi personaggi il calcio dovrebbe prendere le distanze, tutelando chi colora e anima gli spalti solo per amore, senza alcun compenso in denaro, senza nessun rimborso spese. Nel Calcio con la C maiuscola nessuno avrebbe dovuto spendere quei 25€, ma in quel Calcio Lotito non farebbe il Presidente.
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