Lazio-Pescara termina 3-0, la Lazio conquista 3 punti fondamentali per risalire la classifica dopo il mezzo passo falso contro il Chievo; al termine della gara si sono presentati in zona mista Stefan Radu, autore del goal del raddoppio, Marco Parolo e Alessandro Murgia, al debutto assoluto in Serie A con la maglia della Lazio. Ecco le parole del romeno a Lazio Style Channel: “Dedico il gol a tutto il popolo biancoceleste, ma prima a mia moglie e ai miei bambini. Abbiamo provato quasi per un’ora stamattina solo palle ferme. Il mister mi aveva anche detto che avrei fatto gol e sinceramente era anche ora perché era molto tempo che non segnavo. Abbiamo fatto una bella prestazione ed è stata una Lazio combattente. L’atteggiamento ti fa vincere alla fine. Anche contro la Juve abbiamo fatto bene, sia Basta che Lukaku, ma la differenza tra i bianconeri e il Pescara è evidente. Dovevamo attaccare e l’atteggiamento è stato giusto. Andiamo a combattere pure a Milano e speriamo di tornare con i tre punti”. Una battuta anche sul modulo: “Dal campo mi sentivo più sicuro giocando a tre dietro, ma visto da fuori credo che il modulo si possa analizzare anche meglio. Contro Juve e Pescara giocando a tre abbiamo preso solo un gol”. Infine sulla direzione di gara dell’arbitro Maresca: “Meglio non parlare, non credo che abbia avuto l’atteggiamento giusto, appena ti avvicinavi aveva qualcosa da dirti. Ma non voglio aggiungere altro”.

Queste invece le parole di Marco Parolo a Sky Sport 24: “Ci vuole anche bravura nello sbagliare certi gol (ride, ndr). Era un’occasione da segnare, mi spiace non esserci riuscito per la squadra. L’ho colpita proprio male, ho preso un sacco di insulti da chi mi ha al fantacalcio. Spero di rifarmi nelle prossime giornate. Avevamo studiato il Pescara e l’abbiamo preparata bene. Volevamo essere aggressivi e rischiare il tre contro tre dietro. Li abbiamo costretti a calciare la palla lunga, l’abbiamo preparata bene. Abbiamo corso tutti l’uno per l’altro. Con questo spirito possiamo fare bene. Avremmo potuto segnare ancora, bisogna pedalare per novanta minuti e per trentotto partite. La Lazio può stare nella parte sinistra della classifica, tra due mesi ti dirò se nella parte alta o bassa della classifica. Se giochiamo tutti l’uno per l’altro, possiamo fare davvero bene. Siamo una squadra che può essere anche all’altezza del Milan se giochiamo con questo spirito. Anche i giovani devono capire che bisogna fare entrambe le fasi, correre e lottare. Dobbiamo prendere ad esempio la Juventus ed anche la Nazionale. Tutti devono mettersi a disposizione e tenere i ritmi alti anche in allenamento. Possiamo andare a San Siro e giocarcela. Murgia? Io mi sento un giovane di 31 anni, non mollo mai e mi alleno sempre al meglio. I giovani in questo modo possono tagliarsi il loro spazio e avere un futuro roseo. Sono orgoglioso di vederli crescere così poi per ricordare di aver giocato con loro appena smetto”; Parolo ha parlato poi anche a Lazio Style Channel: “Sono contento perché l’abbiamo preparata bene e quando vedi che arrivano i risultati vuol dire che stai sulla strada giusta. Anche con la Juve abbiamo giocato bene e con il Chievo abbiamo dato segnali di essere squadra. DIetro abbiamo tre giocatori che sanno giocare il pallone e Danilo ha fatto molto bene smistando i palloni. Abbiamo cercato di sfruttare le qualità di Felipe nell’uno contro uno ed è stato devastante favorendo gli inserimenti miei e di Milinkovic. Se fai il 3-5-2 devi pedalare e noi abbiamo pedalato”. Sul Rigore: “Il cross era partito e lo ha fatto come voleva farlo. L’intervento di Bastos non ha infliuisto sul cross. E poi se ha sbagliato vuol dire che non c’era (ride, ndr). Poi sull’ex di giornata, il portiere del Pescara, Bizzarri: “Abbiamo dovuto fare due gol all’incrocio per vincere, parava di tutto. Vuol dire che dobbiamo soffrire per vincere. Sono contento per l’esordio di Murgia. Gerrard? Sarei felice di vederlo in Europa così mi dà la maglia che non me l’ha mai data. A Milano con lo spirito di oggi. Se non sarà così prenderemo delle bastonate perché non siamo dei fenomeni. Possiamo sostenere questo ritmo con chiunque. Anche Djordjevic ha fatto una gran partita perché era sempre sulla linea di passaggio, pressando e sfiancando gli avversari. Poi è entrato Keita e ne ha approfittato ma il mazzo se l’è fatto lui”.

Infine ha parlato a caldo Alessandro Murgia, visibilmente emozionato; eccolo ai microfoni di Mediaset Premium: “Mi godo questo bellissimo momento. Voglio continuare a migliorarmi, sono contento per questa opportunità. Posso fare tutti i ruoli e il mister lo sa. Mi ha provato più volte davanti la difesa, oggi ho giocato mezzala, quando mi metterà in campo darò il meglio di me. Dobbiamo guadagnare posizioni sui grandi e dimostrare di essere all’altezza. Ora bisognerà continuare a lavorare a testa bassa perché bisogna continuare così. Bertolacci? Un fallo glielo farò se avrò l’occasione di entrare e magari anche un gol. Dobbiamo riposare e prepararci al meglio per martedì. Non pensavo di fare l’esordio così presto, il mister mi ha visto bene e magri sono cresciuto. Ora non mi fermo e voglio migliorarmi con umiltà e lavoro”. Poi in zona mista: “Emozione grandissima, esordire con qursta maglia è qualcosa di indescrivibile. Quando sono stato chiamato ho sentito qualcosa di incredibile. Ringrazio il mister, la società, la mia famiglia, la mia ragazza e tutti quelli che mi sono stati vicini. Sull’occasione che ho avuto? Keita aveva fatto una grande azione, peccato che non sono riuscito a sfruttarla bene. Conservo la maglia della mia prima partita: va a mio padre che mi ha sempre seguito e colleziona tutte quelle più importanti. Volevamo sbloccare il risultato, noi sappiamo che loro partono in ripartenza, dopo il gol loro si sono aperti e siamo riusciti a segnare ancora. I primi 25 minuti li dovevamo pressare alti, nel primo tempo loro erano messi bene in campo. Sono molto contento di aver scelto di rimanere alla Lazio, sto trovando spazio e vedremo le prossime decisione del mister. Il mio rapporto con Lombardi? Siamo molto legati e ora festeggiamo questo esordio”.



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