lzio atalanta protesta Eddy Reja interviene ai microfoni di rai sport dando la colpa (indirettamente ma volutamente)ai tifosi biancocelesti. La Lazio esce sconfitta in casa nella seconda giornata storica della contestazione a Lotito disertando lo stadio. La partita era iniziata con il piede giusto ma un Candreva nervoso,e una difesa imbarazzante eccetto Biava e solamente Keita,Biglia e Gonzalez che cercavano di trascinare la squadra, si suicida nel corso della partita con errori madornali difensivi,passaggi errati (Lulic in primis) e palle perse. La doppia ammonizione di Candreva parla chiaro di come la Lazio cestina le partite non pensando alla classifica. “Nel primo tempo abbiamo messo qualcosa in più, ma non abbiamo concretizzato. Dopo l’espulsione di Candreva tutto è diventato più difficile. Mi dispiace per l’Olimpico deserto, eravamo in corsa per raggiungere posizioni di classifica importanti ma non è andata bene. E’ difficile giocare in un clima così”. Poi sulla querelle tra Lotito e i tifosi: “Bisogna avvicinarsi e mollare un po’. Si possono trovare delle soluzioni adeguate, questa situazione ci svantaggia. Mi dispiace molto perché abbiamo fatto una bella rincorsa, questo era il passo decisivo e invece è andata male”.

Più dettagliata la disamina del tecnico goriziano ai microfoni di Mediaset Premium: “Clima non dei migliori? Non è facile giocare in queste condizioni, le avversarie sono sicuramente avvantaggiate. Non è stata una partita bellissima, loro si erano messi dietro, un po’ sornioni, senza creare grossi problemi. Noi qualcosa in più l’abbiamo fatto nel primo tempo ma non abbiamo concretizzato, mentre nella ripresa – dopo lo svantaggio e l’espulsione di Candreva – si è fatta dura senza il sostegno del pubblico. In un altro clima qualcosa in più si poteva fare”. Inconsistente la prestazione dell’attacco guidato da Miro Klose: “In settimana ho visto tutti bene, anche coloro che tornavano dalle Nazionali. Oggi è venuta meno quella determinazione solita, di questo chiederò conto martedì alla ripresa. Non mi aspettavo una partita di questo genere, considerando il lavoro fatto in settimana”. Reja non ha idea di come si possa uscire da questa situazione di contestazione: “Non lo so, vedremo tra 15 giorni quando affronteremo il Milan che ambiente ci sarà. Mi auguro che non manchi il sostegno della gente, senza tifosi non si può giocare. Colgo anche l’occasione per chiedere scusa ai pochi presenti che son venuti a sostenerci. Squadra nervosa? Un po’ sì, venivamo da un periodo buono per quanto riguarda i risultati e le prestazioni, eravamo in crescita e oggi c’era da fare il passo definitivo. Purtroppo ci siamo scontrati con una soluzione irreale, di solito ci sono sempre almeno 25.000-30.000 laziali all’Olimpico. A parte questo, son rimasto male per la prestazione: volevamo fare un salto importante verso le zone alte della classifica ma siamo incappati in una prestazione non all’altezza della Lazio”. C’è spazio anche per qualche polemica arbitrale: “Nel primo tempo c’era un rigore netto su Keita, me ne sono accorto anche dalla panchina. Questi sono episodi determinanti, era chiaro che avrebbe vinto la squadra che per prima fosse passata in vantaggio. Il gol annullato? Sembra che accada tutto contro la Lazio, anche in quell’occasione il mezzo fallo si poteva non vedere. L’espulsione di Candreva? Quella invece si poteva evitare, una squadra esperta come la nostra non deve cadere in simili errori”.
Lalaziosiamonoi



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