Commentare questa sconfitta è davvero difficile. Una partita in cui la Lazio ha espresso un gioco sterile, un possesso palla che, nel primo tempo, ha permesso alla Lazio di dominare il campo per lunghi periodi di tempo, ma senza riuscire a rendersi pericolosa. Nel secondo tempo 3 svarioni difensivi hanno permesso alla Juventus di chiudere la gara con estrema facilità.
Una Difesa completamente assente nel secondo tempo, quasi decente nel primo, che necessita di un centrale al più presto.
A centrocampo buono l’innesto di Biglia, uno dei migliori in campo insieme a Candreva l’unico che si è reso pericoloso, alla fine del secondo tempo, con tiri da lontano. Bene anche lulic, che si è fatto vedere abbastanza bene sulla fascia. Discreto Ledesma, assolutamente insufficiente Hernanes, svogliato, mai pericoloso, ha sbagliato tutto.
In attacco Klose è abbastanza in forma, ha un buon allungo, ma sembra aver perso tutto il cinismo e la freddezza che lo ha reso il secondo giocatore più prolifico del nuovo secolo.
Ciò che preoccupa non sono i singoli, ma il gioco della squadra, un possesso palla lento e prevedibile, con rare accelerazioni, che non hanno portato niente di pericoloso alla difesa Juventina. Spesso si cercava il fondo per il cross o l’appoggio a Klose, sempre da solo contro tutti che, nelle poche occasioni che ha avuto, non è stato un grado di far gonfiare la rete. Se Hernanes vuole partire, va venduto, quello visto ieri non è un giocatore meritevole di stare in Campo. Alla Lazio serve un attaccante e un difensore, che vengano a fare i titolari, non le riserve, e i soldi della sua cessione possono farci comodo. Se invece vuole restare, deve dimostrare chi è, lottare su ogni pallone e non arrendersi mai.
Nonostante la sonora sconfitta, la nota dolente della serata è stata un altra, Lichtsteiner che fa l’inchino in modo beffardo e nessuno, ne giocatori ne staff, lo va a zittire, nessuno va a difendere l’aquila che portano sul petto. La stessa aquila che tutti i giorni noi supportiamo e amiamo, rinunciando anche alle vacanze per vederla volare. A questa squadra ciò che manca realmente è la Lazialità, la grinta, il veleno con cui dovrebbe mangiare l’avversario. La stessa grinta che il popolo laziale mette ogni domenica, ogni partita, in campo per aiutare i giocatori a vincere e lottare, perché va bene perdere, ma bisogna farlo sempre con “la maglia bagnata, di sangue e di sudore”.
SIMONE CIRCEO – SINCE1900
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