Romelu Lukaku, come tutti i giocatori e gli italiani, si ritrova a stare a casa come deciso dal governo. Il giocatore è stato raggiunto dai media sportivi parlando del presente, del passato e dello scudetto:
“Sono in quarantena da nove giorni. Ho fatto in modo di procurarmi una cyclette. Mi manca la vita di tutti i giorni: stare con mia mamma, stare con mio figlio, anche con mio fratello. E’ difficile, perché non puoi avere contatti con gli altri. Mi manca allenarmi e giocare di fronte ai miei tifosi. Ora inizi ad apprezzare quello che hai. Mia mamma ha il diabete, quindi non posso nemmeno andare a casa e toccarla. Lo United? Una delle stagioni peggiori della mia carriera. Dovevo prendere una decisione per me, per ampliare la mia conoscenza del gioco e giocare per qualcuno che mi volesse realmente. Solskjaer voleva che rimanessi, ma ormai la mia storia lì era finita. Alla fine, comunque, è stato un uomo e mi aiutato ad andare via. In estate sono stato vicino molto vicino alla Juve, ma la mia mente è sempre stata all’Inter e al suo allenatore. I nerazzurri erano la mia squadra preferita da bambino, Adriano, Ronaldo, Christian Vieri, con il quale ora ho un ottimo rapporto. Conte mi voleva già al Chelsea, non ho mai avuto dubbi e fin da quando sono arrivato mi sono concentrato sull’allenamento e sul ritorno alla forma migliore. Per Conte è molto importante la mia posizione. Nei giorni successivi alle partite abbiamo sempre una sessione video. Il primo tempo lo guardiamo il lunedì, il secondo tempo il martedì. Non si può certo dormire, perché Conte ti becca. I tuoi errori li mette in evidenza davanti a tutti. Con me lo ha fatto dopo il match contro lo Slavia Praga, per cinque minuti ha parlato di quando un difensore alto come Cesar Azpilicueta ha vinto un duello contro di me e ha festeggiato per cinque minuti come dopo un gol, sgridandomi davanti a tutti. Non mi era mai capitato niente del genere in dieci anni di carriera… In quel momento o reagisci e inizi a giocare bene oppure ti butti giù. Io però non potevo essere così infantile e ho continuato a lavorare. Qualche giorno dopo abbiamo affrontato il Milan: ho fatto una delle migliori partite della stagione. Quelle critiche davanti a tutti mi hanno fatto fare un importante step mentale”. Scudetto? Io ci credo fino a quando la matematica non dirà il contrario. Anche con una piccola speranza, devi continuare a crederci”, ha confessato Lukaku.
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