Al termine di Atletico Madrid vs Lazio, Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa:
Quattro spagnole hanno vinto il girone. Dice qualcosa?
“Non sono delle verità assoluta, ma un’indicazione sarà. L’anno scorso le italiane sono arrivate in fondo, sembrava un’inversione di tendenza, ma ho sempre detto che i sorteggi hanno influito. Il lungo periodo dà indicazioni più attendibili, in Liga ora il livello mi sembra abbastanza alto”.
La Lazio ha sbagliato gli approcci ai due tempi e fallito diversi gol.
“Io sono d’accordo sull’approccio ai due tempi. In tutti e due gli spezzoni, nei primi 10 minuti, loro avevano una cattiveria diversa. Nella fase centrale del primo tempo abbiamo trovato situazioni per far male. Leggevo i dati, le occasioni sono 4 contro 4, le chance le abbiamo create. Se poi questo non concretizzarle dipende dalla cattiveria mentale diversa, non lo so, può darsi. Loro sono di alto livello tecnico e di cilindrata mentale. Sono cattivi, scaltri, rimangono a terra se serve. Hanno una grande mentalità. A questi livelli ci manca un po’ di cilindrata.
Cosa ha fatto la differenza?
“Sono scontento del rendimento di qualcuno, ma è la normalità. Venire in qyesto stadio e creare 4 palle gol non me lo aspettavo neanche. A ogni nostro errore l’Atletico ha segnato, noi non ci siamo riusciti. A livello numerico la partita non propone una grande differenza. Forse dipende dalla qualità offensiva, ma rispetto agli anni scorsi concedono qualcosa di più”
La Lazio ci ha messo del suo? A gennaio chiederai giocatori a Lotito?
“Li avevo chiesti anche a giugno, sono problemi societari, vediamo quello che decidono. Di nostro ci abbiamo messo gli impatti ai due tempi, hanno deciso il risultato”.
Ti ha sorpreso il modo di giocare dell’Atletico?
“Come avrebbe giocato l’Atletico più o meno lo sapevamo. Un 5-3-2 in fase di impostazione che si sarebbe trasformato quasi in una difesa a 4, con Molina più basso rispetto a Lino. A livello di pressione siamo venuti un po’ meno nella ripresa, era più difficile dare seguito alla prima pressione. Il nostro piano partita era diverso, volevamo tenere la gara in equilibrio, rimanere compatti, senza accettare la partita a campo aperto. Poi prenderci i rischi negli ultimi 20 minuti, siamo andati sotto ed è cambiato tutto”.
Vorrebbe evitare le altre spagnole negli ottavi?
“No, in tutta la carriera non ho mai giocato contro il Barcellona, è il mio desiderio anche se sono in un altro stadio ora. Vorrei giocarci almeno una volta nella vita”.
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