Claudio Lotito è intervenuto all’evento Focus on Football Medicine presso la sala per le conferenze stampa dell’Olimpico di Roma.
Cura dei giocatori
“I giocatori dovrebbero essere più seguiti dalle società o di procuratori? La Lazio cura non solo l’atleta, ma l’essere umano a 360 gradi dal punto di vista psicologico e familiare per far sì che sia un portavoce di aspetti valoriali, non solo di risultati sportivi materiali. Poi purtroppo dipende dalle persone: in una famiglia con quattro figli, magari tre si comportano in una certa maniera e uno purtroppo no. Io mi auguro che, per quanto ci riguarda, i miei giocatori siano fuori dal meccanismo di deviazione dell’utilizzo della propria professione per questo tipo di attività. Punto, poi se uno va giocare alla roulette a Montecarlo…”
Scommesse illegali
“Nessun caos, dobbiamo rimanere con mente fredda e piedi ben saldi. Vediamo quali sono gli elementi veri, attuali, formali e sostanziali che emergono dalla carte e dall’autorità giudiziaria, e sulla base di questi faremo le nostre considerazioni. Si parla di 40 giocatori coinvolti? I latini distinguevano tra ‘dicunt’, dicono, e ‘dicitur’, si dice, si parla. Andare a criminalizzare preventivamente una situazione per me è sbagliato, vediamo di cosa stiamo parlando. Se prendiamo un giocatore che gioca al videopoker è una cosa, se gioca altro, è un’altra”.
Indagini e risultati
“La squadra e l’atleta a un certo punto non c’entrano nulla. Se un giocatore va a giocare a una sala bingo… E inutile che ci facciamo la testa prima di rompercela. Non penso e mi auguro che non tutte queste persone giocavano. Stiamo facendo clamore su una cosa di cui non sappiamo la portata. Bisogna aspettare il risultato delle indagini. Stiamo criminalizzando una serie di persone che magari hanno adottato dei principi non in linea. Alla base di un’atleta, oltre al risultato sportivo, c’è una deontologia da rispettare. Giocare sul calcio è reato. Andare a giocare non è una cosa edificante e valoriate. Trasmetti il messaggio di una persona che ha una dipendenza. Esiste la ludopatia. Prima di criminalizzare vediamo di cosa stiamo parlando, altrimenti sono parole al vento. Preoccupato per il calcio italiano? Siccome ho uno spaccato della mia azione e di quella della mia società, no. Poi non conosco le realtà delle altre società e non è uno scarico di responsabilità sugli altri. Io normalmente ho come riferimenti le forze dell’ordine e la magistratura e non un privato che manda notizie a orologeria. Vedremo cosa deciderà la magistratura e gli addetti a queste situazioni, poi valuteremo come comportarci”.
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