Durante Since1900 WebRadio, Giuseppe Di Lauro ha ospitato e intervistato Stefano Greco; per tutti coloro che si sono persi la puntata e si sono persi questo momento, riproponiamo le sue parole.
Stefano come hai visto la partita di Bergamo?
Difficile perché contro di noi non si scansa nessuno come giusto che sia, cosa che non sta succedendo su tutti i campi, l’Atalanta aveva bisogno di questo punto, come abbiamo visto il Cagliari ha vinto a mani basse con il Parma e per forza di cose la Dea doveva tenere a distanza i sardi e di conseguenza ci siamo trovati un avversario che per l’ennesima volta aveva molto da giocarsi e giustamente è venuto fuori un 1-1. Abbiamo cominciato a giocare come sappiamo fare ultimamente e loro si sono meritatamente portati a casa un punto, resta il rammarico perché con un pizzico di attenzione, un pizzico di cattiveria in più sotto rete si andava in vantaggio e magari veniva fuori completamente un’altra partita, ma il calcio è anche questo, con il Parma riesci a fare 3 goal in giro di 6 minuti mentre con l’Atalanta hai tre occasioni da goal davanti al portiere e, la bravura del portiere mista alla sfortuna e a un minimo di ingenuità, non riesci a fare goal e quindi ti complichi la vita.
Secondo te è mancato più un terminale offensivo come Klose oppure anche De Vrij? Visto che dietro è da un po’ di settimane che stiamo cominciando a ballare, per esempio Radu non sta facendo una grande stagione, anche lo stesso Mauricio che sembra che senza De Vrij va in difficoltà.
Senza De Vrij chiunque va in difficoltà, anche quando toglievi Nesta l’altro centrale andava in difficoltà perché comunque parli di gente sopra la media, e quando non c’è si fa sentire. Mauricio è un onesto giocatore ma non è niente di che e lo stesso discorso accentuato per Ciani che guarda solamente il pallone come per l’occasione del goal, non è detto che con De Vrij non avrebbe segnato lo stesso Biava… e se non lo prendi, come era successo nelle altre partite, avevi vinto sia la partita con il Chievo che con l’Atalanta e oggi si sarebbe fatto un discorso completamente differente.
Domenica ritornerà anche Klose. Si rischiano gli spettri del 2011 e 2012 visto che la Lazio, rispetto a Roma e Napoli, sembra avere un calendario difficile. Cosa ne pensi?
Non vedo analogie con quelle stagioni perché all’epoca la Lazio era completamente cotta facendosi rimontare, adesso è la squadra che ha rimontato, ha più solidità e ha più gioco, poi ci sta che in quattro scontri diretti le cose possono andare male, nella logica delle cose non ci si doveva ridurre forse alle ultime quattro giornate o, quanto meno, si doveva mettere da parte un piccolo tesoretto ma per quel mi riguarda la stagione resta ugualmete positiva indipendentemente da come finirà, perdere la Champions all’ultima giornata potrebbe essere una beffa ma il Napoli potrebbe arrivare in finale di Europa League, vincerla e l’ultima partita proprio contro di loro diventerebbe una passeggiata di salute.
Hai organizzato per il 14 maggio una festa per la Lazio più vincente della nostra storia: sappiamo che ci sarà Cragnotti, sai dirci chi ne farà parte tra staff e giocatori e come verrà strutturata la serata?
Innanzitutto l’evento sarà al Pala Atlantico di Roma, la location non è indifferente, è un teatro bellissimo che si presta a un evento del genere avendo un palco fantastico, e posso dirti chi non ci sarà sicuramente Matias Almeyda, Juan Sebastian Veron e Marcelo Salas per motivi di spostamenti, essendo impegnati tra ruoli dirigenziali e squadre di club sudamericani, anche Attilio Lombardo ha detto di no perché allena lo Schalke 04 con Di Matteo.
C’è un calciatore che non partecipa mai alle iniziate della Lazio: Pavel Nedved. E’ stato invitato?
Nedved è stato invitato ma non ha ancora risposto, conoscendolo non credo che verrà ma se cambiasse idea sarei contento. Abbiamo invitato anche la Lazio di oggi perché è giusto che ci debba essere, per come la vedo io, poi sta a chi è stato invitato decidere di venire o no, per quel che riguarda i giocatori la risposta è stata ottima.
Ma parli dei giocatori del giorno d’oggi?
No quella del 2000, per quella del giorno d’oggi non ho ricevuto nessuna risposta, e dubito che ne riceverò, ho invitato Lotito come rappresentate della società, Pioli e un giocatore a scelta da parte loro. Non ci è stato mandato neanche un no per declinare l’invito e non mi stupisco, non mi creo problemi, è una cosa fatta per creare un cordone fra quella squadra e questa di oggi però ognuno decide come preferisce, se si vuole isolare si isola, chi vuole partecipare partecipa. Io sono molto contento della risposta da parte dei giocatori del 2000, alcuni hanno accolto con un entusiasmo quasi commovente come Couto, che ha detto di sì senza sapere neanche se doveva venire a Roma per una partita o solamente a partecipare a una serata, l’ha scoperto tre giorni fa quando ha chiesto se doveva portare gli scarpini o se al materiale avremmo provveduto noi. Questo è il tipo di risposta che ti riempie d’orgoglio! Questa idea è nata in un pranzo con Cragnotti e Guido Pagliari, dato che questa squadra non era mai stata festeggiata in tantissimi anni; con ciò voglio specificare che non si tratta di festeggiare il 15imo anniversario dello scudetto ma creare un evento, in quello stesso giorno di 15 anni fa. Quindici anni non è un evento, lo può essere i 10 anni, i 20 anni, i 30 anni, i 40 anni o i 25 anni se fosse una sorta di giubileo biancoceleste, è stata scelta quella data per fare un collegamento, ma non è assolutamente una serata nostalgia o l’anniversario di uno scudetto, bensì una festa per ringraziare un gruppo che ha portato la Lazio ai vertici del calcio mondiale e per abbracciare i giocatori della squadra più vincente degli ultimi anni nel calcio romano, in ultima battuta per far vedere dal vivo giocatori che non si vedevano da tempo, forse perchè assenti l’anno scorso a “Di Padre in Figlio” per impegni con altre squadre.
Ovviamente non dirai sì o no, ma personalmente mi auguro di vedere Sven Goran Eriksson.
Non farò i nomi di chi parteciperà per scaramanzia, ma posso dirti che Eriksson è disperso in Oriente e non riusciamo a rintracciarlo, neppure tramite il figlio o attraverso la sua ex compagna. Sicuramente parteciperà Luciano Spinosi e, se riesce a disdire un appuntamento in Friuli, sarà presente anche Dino Zoff. Verranno anche i massaggiatori, personale dello staff, ci sarà Gabriella Grassi, Pulici, D’Amico e Oddi che premieranno i giocatori poiché fanno da trade union fra primo scudetto e il secondo. In più, la presenza di direttori importanti come Mimun, Mazza e Maffei, tifosissimi della Lazio. A premiare Cragnotti ci sarà una sorpresa legata al passato della Lazio di cui la presenza farà felice molti laziali.
Quel giorno del 14 maggio del 2000 quanto ci credevi? E dov’eri?
Io credevo allo spareggio, anzi diciamo che prima della partita qualcuno ci aveva dato più di qualche sicurezza in merito, mi sentivo abbastanza rilassato su questo aspetto. Poi quando ha segnato Calori non ero più rilassato perché passare dallo spareggio all’assaporare addirittura la possibilità di vincere lo scudetto, in una giornata che nessuno pensava di poterlo vincere, ha creato un clima di tensione tale all’interno dello stadio che chi l’ha vissuta non potrà mai dimenticarla per tutta la vita.
Tornando all’evento, se un tifoso volesse acquistare un biglietto dove deve andare?
I tifosi possono rivolgersi: a tutte le ricevitorie “Ciao Tickets” e sul sito per l’acquisto online, su www.campionipersempre.it dove sono presenti le liste delle ricevitorie accereditate, oppure il giorno stesso presso il botteghino del Pala Atlantico.
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