26 maggio

Non potevano mancare le parole di Stefano De Martino nella ricorrenza del 26 Maggio, una festa dove la Lazio ha alzato al cielo una coppa storica non per il valore ma contro chi.

Non potevano però mancare delle polemiche dove oggi, alle iene e come riportato dalla Gazzetta dello Sport, andrà in scena un servizio su un presunto pagamento a nero di Lotito verso Mauro Zarate.

Dopo il comunicato della Lazio dove Lotito ha dichiarato di aver querelato la testata giornalistica, il responsabile alla comunicazione biancoceleste è intervenuto in merito:

“La giornata odierna sarà interamente dedicata a tale ricorrenza, un autentico fatto storico. Il 26 maggio rappresenta l’anniversario della vittoria di una Coppa Italia ineguagliabile. Un successo simile non era ipotizzabile neppure in un film, un derby in una finale c’era mai stato prima: in palio c’era anche la supremazia cittadina, oltre al trofeo. Dietro ai 90 minuti in campo ci sono mille aneddoti, dispensati in tutta la settimana di preparazione. La squadra arrivò convinta e concentrata, sicura delle sue qualità: c’era vicinanza tra giocatori, staff, dirigenza ed il Presidente. Momenti come quelli si sono ripetuti spesso nell’arco di questi ultimi dieci anni, la Società di è posta un obiettivo e lo ha perseguito nel tempo andando anche oltre svariate problematiche. La dirigenza è andata avanti con le sue idee, con i giocatori scelti nel tempo anche secondo parametri legati alle qualità della persona e non solo del calciatore. Guardo indietro e vedo la strada percorsa finora: la crescita non è mai venuta meno nonostante le fisiologiche difficoltà. Il risultato a medio temine oggi è sotto gli occhi di tutti. I complimenti arrivano anche al di fuori dei confini nazionali: anche all’estero si avverte la sensazione di una Società che è stata allestita sul cemento armato. Il merito è anche dei tifosi, che sono stati al sostegno della squadra non solo all’Olimpico, ma anche in trasferte memorabili.

Se da un lato c’è soddisfazione nel lavoro svolto, dall’altra parte dobbiamo tornare nuovamente in trincea, questa volta in modo inaspettato. C’è un tentativo di spallata nei confronti della Lazio, un attacco che si avvertiva da giorni e che si sta traducendo in situazioni a dir poco spiacevoli. La Società ha fatto della correttezza la propria peculiarità: non abbiamo chiesto che si parlasse bene del club ma di rispettarne il lavoro e la sua gente. Siamo una Società sana, con idee chiare: la dirigenza ha messo i giocatori nelle condizioni di rendere al meglio. Attaccare il Presidente, un dirigente o un giocatore per non motivo che non sussiste significa andare contro tutte quelle persone che la mattina si svegliano per sapere cosa accade nel mondo biancoceleste. Questo è uno straccio lanciato verso tutti, le allusioni e le frasi tra le righe non sono accettabili. La Società è vigile e risponderà a tutto ciò che verrà tirato in ballo in modo fantasioso. Negli ultimi due mesi abbiamo sempre auspicato la ripresa ed il conseguente termine del campionato per il bene del sistema e dei tifosi. Se qualcuno ha un pensiero diverso, dispiace che il comportamento che ne deriva è un attacco a testa bassa nei confronti di questa Società, che però ha sempre agito nel rispetto totale. Chi lavora nel mondo del calcio conosce bene i numeri: in questo campionato stiamo giocando bene ma non è per questo che la dirigenza si sia impegnata da sempre per far riprendere la Serie A. Intorno alla Lazio non possono essere evocati fantasmi, sarebbe disgustoso.

I due sentimenti sono quindi contrastanti quest’oggi: da un lato la meritata vittoria sul campo, dall’altra c’è amarezza per i riflettori puntati in modo negativo, per i quali non troviamo alcuna motivazione. Ho dato mandato ai miei collaboratori di fornire il materiale minuto per minuto al comparto legale: la Società non si farà attendere. Mi auguro che non ci siano altri motivi di discussione, ma nell’aria si avverte l’attacco nei nostri confronti: vogliamo tornare presto a parlare di calcio giocato. I nostri tifosi, rispetto ad anni fa, hanno imparato a leggere ed a darsi delle spiegazioni, anche senza il nostro ausilio, dei vari attacchi immotivati che riceviamo; al tempo stesso, tali comportamenti derivanti da fattori esterni ci danno fastidio. Il progetto intrapreso anni fa ha dato i suoi frutti e sta continuando a darne: ogni sostenitore biancoceleste può essere fiero di sostenere tali colori. Ciò rappresenta la più grande soddisfazione per chi lavora all’interno del club, ancor di più oggi in questa giornata che rievoca dolci ed indelebili ricordi”.



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