strakosha
during the serie A match between Juventus and SS Lazio on August 25, 2018 in Turin, Italy.

Come riporta sportpaper.it, Thomas Strakosha è intervenuto ai microfoni biancocelesti dopo i primi allenamenti a Formello.

“Tornare ad allenarsi è stato bellissimo, siamo stati fermi per tanto tempo. A casa mi allenavo e guardavo film, il tempo non passava mai. Per fortuna ho avuto la mia famiglia con me, per gli altri che non l’avevano è stata dura. Ho sentito tutti i compagni in questo periodo, soprattutto Marusic e Milinkovic. Al Centro Sportivo di Formello ci sentiamo sicuri, la struttura è nuova, grande e sanificata.

Allenarsi al parco sarebbe stato un rischio importante, adesso siamo carichi, siamo in una posizione che ci permette di sognare. Siamo sempre stati carichi, anche quando le cose non andavano bene. La pausa forzata farà il suo effetto ma noi in questi 4 anni siamo cresciuti molto a livello mentale, per questo sono sicuro che ripartiremo subito forte. Inzaghi è stato decisivo in questo periodo, anche se già ci aveva dato molta forza e fiducia in precedenza.

Non mi aspettavo una stagione simile, ma con il lavoro si può fare tutto. L’importante è avere sempre la salute. La partita più bella che mi porto dentro è quella di Torino contro la Juventus nell’ottobre 2017, quando abbiamo vinto dopo 15 anni in Piemonte. In caso di ripresa, sarà brutto giocare senza tifosi. Conosciamo però il momento di difficoltà in tutto il mondo, non vogliamo mettere a rischio nessuna persona per colpa nostra.

Sono felice poi della solidarietà mostrata dalla mia Albania per l’Italia, sono stato orgoglioso di loro. Lo staff tecnico e la mia famiglia sono stati fondamentali per la mia crescita, senza ovviamente dimenticare il DS Tare ed il mister. Per questo voglio sempre dimostrargli che hanno preso la decisione giusta puntando su di me.

La nostra stagione è cambiata dopo la partita contro l’Atalanta, da quella rimonta siamo diventati più consapevoli delle nostre convinzioni. Tutto il gruppo merita i complimenti per il lavoro svolto, abbiamo tanti giocatori forti che mettono in difficoltà il mister e questo mi fa piacere. Anche chi non gioca, dà sempre tutto e questo si vede nelle nostre esultanze di gruppo. Siamo come gli Avengers: Hulk è Radu, Thor è Acerbi, CaptainAmerica è Lulic, Iron Man è Luis Alberto, io invece sono Spiderman”.



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