PRIMO TEMPO-  Le dichiarazioni pre-partita di Basta non sono certamente un buon auspicio, la Lazio arriva a Torino con una rosa falcidiata dagli infortuni. Al quarto d’ora di gioco le occasioni sono una per parte, Keita si rende partecipe di almeno due buone iniziative ma, come contro il Bologna, la Lazio si fa beffare con un cross teso in area di Zappacosta e il Torino si porta in vantaggio con il colpo di testa di Iago Falque. Tutto nasce da una brutta palla persa di Lulic (primo tempo da dimenticare per il bosniaco) e dal posizionamento sbagliato della difesa che ha colpe evidenti, soprattutto con Basta che non va a chiudere la diagonale sull’attaccante spagnolo. Al 35′ ecco l’occasione per riportare la gara sul pari, ma ancora Keita fallisce davanti ad Hart, dopo ottimo servizio di Immobile. Lazio imprecisa e chiude il primo tempo in svantaggio.

SECONDO TEMPO- Ben più vivace è la seconda metà di partita dove succede un po’ di tutto. Subito al 51′ arriva una grande occasione per Ciro Immobile (fischiatissimo dal suo ex-pubblico) ma Hart riesce a sbarrargli la porta. Biancocelesti che continuano a essere impacciati e confusionari nella manovra, Inzaghi capisce il momento e passa al 4-2-4 inserendo Djordjevic al posto di Basta, appena rientrato dall’infortunio e con evidenti difficoltà a stare al passo della partita. Al 71′ (minuto sempre caro ai tifosi laziali) Anderson, ispiratissimo in questa partita, scodella un assist al bacio per Immobile che non si fa pregare due volte e con una splendida mezza rovesciata riporta sui binari una partita che stava piano piano scivolando via: 1-1 e palla al centro.  Inzaghi al 78′ azzecca un altro cambio e inserisce il giovane Alessandro Murgia al posto di Keita, sparito completamente nel secondo tempo. La Lazio ci crede e in un minuto succede di tutto: prima Cataldi va vicinissimo al gol, ma Hart compie un miracolo; sul calcio d’angolo successivo, è Murgia a sfiorare la rete. Rete che arriva sul secondo corner consecutivo: di nuovo Anderson mette una palla perfetta sulla testa di Murgia che, tutto solo, insacca alle spalle di Hart. Partita ribaltata a sorpresa, peccato che sul finale la Lazio si dimostra ingenua; il Torino si porta tutto in avanti e su un tiro al limite dell’area di Ljajic, Parolo commette un mani dubbio. 92′, rigore per il Torino, lo stesso giocatore serbo si presenta sul dischetto e fredda Marchetti. Pareggio che sa di beffa: la Lazio, priva di 5 titolari, riesce a tenere testa a un Torino al completo e molto in forma, che agguanta il pareggio in extremis con un rigore generoso (quasi una fotocopia di quanto accaduto in Lazio-Bologna).

In conclusione: promosso Inzaghi che ha saputo leggere molto bene la partita, soprattutto con i pochi cambi che aveva a disposizione. Lazio che, però, si dimostra ancora un po’ imprecisa e immatura; certo è che negli anni passati questo tipo di partite portavano quasi sempre a una sconfitta. Un punto comunque importante contro un Torino ostico e organizzato: il rigore sul finale pesa e lascia l’amaro in bocca anche in questa giornata.



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