Il tecnico goriziano compie quest’oggi 72 anni di cui ben cinquantacinque (tra carriera da calciatore e d’allenatore) passati su campi di calcio.
In questo lungo lasso di tempo Edy Reja trascorre quattro annate sulla panchina biancoceleste subentrando per ben due volte a stagione in corso ottenendo ottimi risultati.

2009/2010– La prima esperienza è nella stagione 2009/2010. Dopo l’addio di Delio Rossi –vincitore della Coppa Italia nella stagione precedente ai danni della Sampdoria- il presidente Claudio Lotito chiama alla guida della Lazio Davide Ballardini. Nonostante un ottimo avvio con la vittoria della Supercoppa Italiana a Pechino contro l’Inter di Josè Mourinho i risultati stentano ad arrivare fino all’inevitabile esonero del romagnolo dopo la sconfitta casalinga contro il Catania dell’ex Sinisa Mihajlovic. E’ a questo punto che avviene l’esordio assoluto di Edy Reja sulla panchina biancoceleste, chiamato dalla società per allontanare la squadra dai bassifondi della classifica.
Esordisce vincendo 0-2 a Parma grazie alle reti di Guglielmo Stendardo e Mauro Zarate facendo ritrovare i tre punti alla Lazio dopo ben cinque partite. Chiude la stagione al 12° posto ottenendo la salvezza alla penultima giornata vincendo a Livorno.

2010/2011- Viene confermato per l’anno seguente dove raggiunge un ottimo quarto posto in coabitazione con l’Udinese che però ha la meglio negli scontri diretti ottenendo così il pass per i play-off di Champions League. Fatale per la rincorsa all’Europa che conta l’errore dagli undici metri dell’argentino Zarate nella sfida valida per la 36esima giornata proprio contro i friuliani.

2011/2012- Nella stagione successiva con l’arrivo di Miroslav Klose può contare finalmente su una grande prima punta. Proprio grazie ai goal del tedesco, capocannoniere della squadra, la Lazio chiude il campionato al 4° posto a soli due punti dalla bestia bianco-nera Udinese. Da registrare la doppia vittoria in entrambi i derby, avvenimento che non avveniva dal campionato 1997-1998. A fine anno Edy Reja non rinnova il contratto a causa dei rapporti difficili con l’ambiente romano e con la società.

2013/2014- Ben quattro anni più tardi dal primo subentro il tecnico ritorna sulla panchina della Lazio per sostituire Vladimir Pektovic che, dopo la vittoria della Coppa Italia grazie al goal di Senad Lulic, non era più riuscito a trovare la giusta quadratura. L’ultima e definitiva esperienza biancoceleste si conclude con uno scialbo nono posto lasciando il posto a Stefano Pioli.



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