“Quando prendiamo stranieri, è perché facciano la differenza. E aiutano anche a migliorare in nostri italiani” . Così si esprime il direttore sportivo Igli Tare sulle collonne della Repubblica, riguardo il tema degli stranieri nel settore giovanile. Parole che trovano riscontro se si pensa a quanto di buono hanno fatto e stanno facendo vedere i vari Keita e Tounkara lo scorso anno, Minala e Strakoska (solo per citarne alcuni) quest’anno. “Il modello da seguire – prosegue il ds biancoceleste – è quello di Olanda e Francia, adottato anche da Svizzera e Belgio per rilanciarsi: investire nelle infrastrutture e nei centri di formazione in cui crescere i ragazzi del posto”, modelli che la Lazio sembra stia davvero prendendo come esempio con il progetto Academy di Formello, che verrà presentato a cavallo fra maggio e giugno. Un investimento importante e un lavoro sulle infrastrutture che ha lo scopo di sviluppare il settore giovanile della Lazio, con un conseguente consolidamento patrimoniale per l’intera società. Migliorie di un settore che da qualche anno comincia a dare i suoi frutti, e che adesso più che mai non va assolutamente trascurato.
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