14 Maggio 2000 la Lazio di Eriksson divenne campione d’Italia. Una Lazio che mise paura anche al Manchester di Ferguson il quale la considerò la squadra più forte d’Europa in quel momento.

Tornando allo scudetto, fu una fine di campionato dai nervi tesi, nella giornata precedente l’arbitro De Santis annullò un gol regolare a Cannavaro contro la Juventus alimentando le polemiche per un campionato falsato. Prima dell’ultima giornata infatti si mobilitò tutta la tifoseria laziale con manifestazioni per far sentire il disprezzo sull’accaduto. In quella partita la Juventus vinse sul Parma per 1-0 mantenendo così la distanza sulla Lazio che nell’ultima di campionato la squadra biancoceleste doveva vincere assolutamente mentre bianconeri dovevano perdere ( e così fu).

Dal sito web di Raisport:

Si chiama Massimo De Santis, di professione fa l’assicuratore e abita a Tivoli, ridente cittadina termale a nord-est di Roma. Questo signore di 38 anni rischia di diventare la pietra dello scandalo – e paragone – delle discussioni tifose della settimana. La sua colpa, alle 16,47 di oggi, è di suscitare le ire di tutti i non-juventini d’Italia annullando il gol del pareggio del Parma a Torino, gol che avrebbe permesso alla Lazio, vittoriosa a Bologna, di agganciare i bianconeri in testa alla classifica. Il colpo di testa di Cannavaro pare a tutti regolare, ma l’arbitro, intravedendo il fallo di un giocatore emiliano, fischia, ancora prima che la palla entri in rete. Una decisione pesante, nell’economia di un campionato incerto e fitto di veleni e polemiche, in una giornata che, nel primo tempo, per 13 minuti segna il primo aggancio laziale alla Juve-1-0 a Bologna di Conceição prima del pareggio dello scatenato ex Signori. Per poi vivere, al quarto d’ora della ripresa, un momento lungo due minuti di scudetto virtualmente sulle maglie bianconere: che coincide con il ritorno al gol su azione dopo un anno e mezzo, di Del Piero, lesto nel suo colpetto di testa. Fino alle altre prodezze del Dall’ara – ancora due sigilli laziali, del solito, indispensabile Simeone e del redivivo Salas, più il 3-2 di Signori – chiuse, in questa domenica di appassionante volata, dall’iniziativa certo più delicata, quella dell’arbitro De Santis.

14 Maggio 2000 la Lazio asfalta la Reggina per 3 reti a 0 con gol di Inzaghi, Veron  e Simeone mentre a Perugia diluvia ma Collina decide di continuare la partita della Juventus con un campo impregnato d’acqua. La decisione è presa e gli ultimi 45minuti vanno giocati con un’ora di ritardo. al 49′ minuto arriva il gol vittoria di Calori.
La Lazio è Campione d’Italia per la seconda volta!
Allenatore: Sven-Göran Eriksson

Allenatore in seconda: Luciano Spinosi

Portieri: Luca Marchegiani, Marco Ballotta, Luca Mondini, Emanuele Concetti.

Difensori: Fernando Couto, Giuseppe Favalli, Guerino Gottardi, Siniša Mihajlović, Paolo Negro, Alessandro Nesta, Giuseppe Pancaro, Nestor Roberto Sensini.

Centrocampisti: Matias Jesus Almeyda, Sergio Conceição, Attilio Lombardo, Dario Marcolin, Pavel Nedved, Giampiero Pinzi, Diego Pablo Simeone, Dejan Stankovic, Juan Sebastian Veron.

Attaccanti: Alen Boksic, Gasperino Cinelli, Simone Inzaghi, Roberto Mancini, Fabrizio Ravanelli, Marcelo Melinão Salas.

Starting 11: Ballotta, Pancaro, Negro, Couto, Favalli, Nedved, Simeone, Veron, Mancini, S.Inzaghi, Salas.





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