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Tutti ridono,Minala no!
Il “CASO” Minala ha superato i confini italiani finendo nelle testate giornalistiche anche estere. Un polverone alzato da qualcuno dopo aver visto “in faccia” il giocatore biancoceleste. Oramai sono giorni e giorni che tutto il web si sfoga con battute in stile “black Humor” e fotomontaggi vari pur di aggiudicare qualche “mi piace” in più sulle rispettive pagine facebook, fotomontaggi che possono anche far sorridere lo scrittore che in questo momento sta tirando giù queste due righe ma che rimangono al limite della sopportazione, dal “padre di Di Natale”, al “Minala che gioca con Piola” passando per “Minala nella formazione camerunense 1992”. Dai quesiti “è nato prima Minala o la Lazio” a “La Lazio ha acquistato il figlio diciottenne di Minala”.
Queste cose si possono vedere sui vari social, ma quando cominci a vedere che anche i giornalisti e i vari siti cominciano a seguire l’onda degli user normali, lasciando la loro professionalità in teatrini deprimenti (vedi sky).
Minala lasciò il suo paese di origine in cerca di fortuna calcistica.
Ora vi riporto un articolo di Andrea Tabacco, scritto su eurosport.yahoo il quale racconta la storia del giocatore:
Fin da piccolo capisce di avere ottime qualità e decide di venire in Italia per giocarsi le sue carte nella speranza di poter sfondare nel calcio che conta. Prende contatto con un procuratore che gli promette alcuni provini, ma una volta giunto alla Stazione Termini di Roma – lì dove avrebbe dovuto incontrare l’agente – scopre che non c’è nessuno ad attenderlo.
Minala ha la lucidità per denunciare l’agente e trova accoglienza presso una casa famiglia di Roma che gli offre una sistemazione anche a livello calcistico. Il giovane camerunense si lega alla Vigor Perconti, una tra le scuole calcio più qualificate di tutto il Lazio, e con la società capitolina gioca il campionato Allievi, esibendo ben presto tutto le sue qualità. Su di lui si informano Inter, Roma e in particolar modo il Napoli: con i partenopei Minala disputa anche due mesi di prova, ma la trattativa – che vede coinvolto anche Raiola e che porterà al litigio del ragazzo con lo zio-tutore – sfuma a causa della ferma volontà del ragazzo di non spostarsi da Roma.
Nell’estate del 2013 ecco la svolta. Arriva la chiamata della Lazio, nella persona di Alberto Bollini, in quel periodo allenatore della Primavera dei biancocelesti e ora secondo di Reja nella Prima Squadra. Minala accetta e, risolti alcuni problemi a livello burocratico, la Lazio lo tessera in via ufficiale il 2 dicembre. Con la Primavera biancoceleste, Minala ha fin qui disputato 9 partite (cinque in campionato, 3 in Coppa Italia e 1 nel Viareggio): 5 i suoi gol complessivi, 6 gli assist. Ma che ruolo fa Joseph Marie? Gioca a centrocampo ed è un interno moderno, uno alla Vidal tanto per intenderci. Bravo a inserirsi in attacco, intelligente nell’impostare l’azione e veloce di pensiero nello smarcare i compagni davanti ai portieri avversari: ha un ottimo senso del gol e un discreto tiro da fuori. Su di lui assicura a occhi chiusi l’agente, Diego Tavano, che lo ha difeso con forza dalle accuse che gli sono piovute addosso negli ultimi giorni. L’obiettivo è l’esordio in Serie A: fin qui una panchina, domenica scorsa nel derby contro la Roma. Mica una partita a caso…
Può un ragazzo di soli diciasette anni sopportare tutto questo bullismo da chi scrive dietro una tastiera e sopratutto preso in giro anche dai giornalisti?
Video girato da Lazio club Pesaro:
Navigando su twitter si può notare dal profilo personale del calciatore, uno stato dove dimostra il suo malessere per questa storia e diversi post di vicinanza da parte dei suoi compagni.
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