Valeri, l’agente Parente: “Vicino alla Lazio, ma l’accordo è saltato per un dettaglio”
L’agente di Emanuele Valeri, Pietro Parente, svela il mancato trasferimento del terzino alla Lazio: “Era vicino, ma è saltato per un dettaglio che non rivelo”.

Emanuele Valeri nella sessione invernale di Calciomercato è stato accostato più volte alla Lazio. Il giocatore non nasconde la sua Lazialità e l’amore per la maglia biancoceleste e lo ribadisce in una lunga intervista a La Provincia di Cremona

Sono un tifoso Laziale

 «Sono tifoso laziale. È alla Lazio che ho cominciato la mia carriera. Qualche settimana fa contro la Roma sono tornato all’Olimpico. Non è la prima volta, perché ho fatto il raccattapalle da piccolo. Vedevo giocatori forti, come Klose, Hernanes e non solo. Sognavo di giocare in Serie A ed eccomi qua con la Cremonese e ci voglio restare».

Maglie in Cremona-Lazio

 «Domenica scorsa ho scambiato la maglia con tre giocatori: Milinkovic Savic, Immobile e Radu della Lazio. Ci tenevo da tifoso laziale».

Il Futuro

 «Voglio rimanere in A con la Cremonese. Ho un contratto fino al 2024, sto bene e voglio togliermi tante soddisfazioni. Il massimo campionato lo abbiamo conquistato e ora dobbiamo fare un’altra impresa. Ora penso solo alla Cremonese, qua sto molto bene e le chiacchIere da bar non mi interessano. Ho chi segue queste cose per me e non voglio sapere nulla di mercato durante il campionato».

Marcelo come Idolo

 «Sono una persona umile. La Serie A non mi ha cambiato per niente. Ho gli stessi amici E sono felicemente fidanzato con Ludovica da diverso tempo. Il mio è un ruolo in cui c’è tanta carenza ed è molto delicato. Devo sia attaccare che difendere. Di terzini forti però ce ne sono tanti. Ho fatto tanta gavetta, ho imparato tanto, ma devo ancora lavorare molto. Il mio idolo è Marcelo, l’esterno più forte al mondo. Non mi mancano solo i suoi capelli, ma anche i suoi piedi».

Cremona non è Roma

«Mi piace rilassarmi, visitare qualche città nuova e guardare qualche serie tv. Poi tanto calcio. La mia famiglia, che sta a Roma, mi manca molto e anche la possibilità di mangiare tardi. Qua a Cremona alle 22 le cucine dei ristoranti chiudono, da me si mangia fino a mezzanotte e oltre. In cucina? Mi piace fare bene le cose. Non chiedetemi di fare una carbonara con il parmigiano invece del pecorino romano».

La Cremonese

«Abbiamo avuto un inizio difficile, con il calendario non ci ha aiutato. Ora arriva la sfida contro il Lecce, una neopromossa. L’affronteremo a viso aperto come facciamo sempre. Certo i valori sono diversi rispetto a Fiorentina, Lazio, Atalanta e Roma. Ci servono punti. Vogliamo prenderci una rivincita contro i leccesi. Lo scorso anno è capitato lo sfortunato autogol di Okoli. Siamo carichi, andremo a giocare il nostro calcio. Il mio primo gol? Una grandissima emozione. Dopo che la palla è entrata, non ci ho capito più nulla».

Nazionale

«La Nazionale  è il sogno di tutti, ma serve lavorare tanto. Dopo sette partite di Serie A credo sia troppo esagerato parlarne».



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